Nuvolera tifa Girelli: stasera la semifinale con l’Inghilterra

C’è un’Italia che sogna l’Europeo, quattro anni dopo le nuovi notti magiche con Roberto Mancini al timone. È quella di Andrea Soncin, che questa sera (alle 21) sfida l’Inghilterra nella semifinale dell’Europeo femminile.
La leader Girelli
Le azzurre si ritrovano a giocarsi questa fase della competizione per la settima volta nella loro storia. Non accadeva dal 1997, dopo le cinque di fila dal 1984 al 1993. Se si è rotto un digiuno di quasi trent’anni lo si deve soprattutto a Cristiana Girelli, bresciana doc, oggi perno della Juventus e, appunto, della Nazionale. È stata la sua doppietta a piegare la Norvegia nei quarti.
Dalla «sua» Nuvolera è arrivato a Ginevra un pullman di una trentina di persone: l’ha organizzato la sorella Nicol, vi saliranno anche la piccola nipote Federica e papà Mauro. E chi non potrà recarsi personalmente in Svizzera avrà comunque la possibilità di fare il tifo per Cristiana in piazza Generale Soldo, dove l’Amministrazione comunale ha acconsentito ad allestire un maxischermo. Insomma, sarà una di quelle sere da ricordare, a prescindere da come andrà a finire.
Il mentore
«È la giocatrice più completa che abbiamo». Parola di Giuseppe Cesari, ex patron del Brescia Femminile, dove Cristiana ha giocato per un quinquennio (dal 2013 al 2018) prima di accasarsi alla Juventus. «Sa attaccare, difendere, segnare di testa e di piede in ogni situazione ed essere anche una grande leader in campo. Era inconcepibile che venisse confinata in panchina, come era avvenuto nelle ultime manifestazioni internazionali. Soncin (il ct, ndr) è stato molto bravo a capirlo».
Tra Cesari e Girelli i contatti non si sono mai interrotti: «La sento spesso e credo fortemente in lei: insieme abbiamo vissuto l’emozione del primo scudetto. In questa Nazionale ci sono ancora tante ex del mio «vecchio» Brescia (Girelli, Salvai, Linari, Bergamaschi, Serturini, Bonansea, Giugliano e Boattin, ndr). Fa piacere, ma al contempo mi preoccupa: significa che non si è avuta la pazienza necessaria per far crescere nuovi talenti. Mi auguro che questo Europeo rappresenti una svolta».
Appuntamento con la storia
Quanto a stasera, Cesari è convinto che l’Italia possa farcela: «L’Inghilterra è più forte e ha un’abitudine maggiore a giocare queste partite, ma noi abbiamo le nostre carte da giocarci. Servirà mantenere alta la concentrazione dall’inizio alla fine». A Ginevra l’appuntamento è con la storia: chi vince contende il titolo a una tra Germania e Spagna, in campo domani sera alle 21.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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