Calcio

Il Brescia è una cooperativa del gol, ma per ora manca il bomber

Dieci i marcatori differenti (in B meglio solo il Modena), ma nessuno è andato oltre le due reti. Attacco penalizzato dagli stop, serve un contributo maggiore dai trequartisti
Il gol di Fogliata contro il Sassuolo - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
Il gol di Fogliata contro il Sassuolo - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
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La gara con il Sassuolo ha aggiunto quei due pezzettini che servivano per sbriciolare il muro della doppia cifra. Con Fogliata e Bjarnason, salgono a dieci i marcatori diversi in questa stagione del Brescia. Chi è già andato a bersaglio ha contribuito alla causa con poco più di un gol (1,4) di media: la squadra di Maran ha all’attivo 14 reti, quinto miglior dato del campionato alle spalle di Sassuolo, Pisa, Cesena e Sampdoria. Soltanto il Modena ha diversificato meglio la produzione offensiva (11 giocatori a segno).

Riflessioni

La parabola di testa di Bjarnason contro i neroverdi - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
La parabola di testa di Bjarnason contro i neroverdi - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Tutto bene, no? Dipende. L’assunto di partenza è che questa statistica tratteggia un collettivo che funziona e che ha più di un serbatoio dal quale attingere per trovare la via del gol. Dalla mediana ne sono arrivati cinque (calcolando anche i trequartisti): Verreth, Besaggio, Olzer, e poi Fogliata e Bjarnason.

Südtirol (9), Sassuolo (8) e Reggiana (6) sono le uniche squadre in B ad aver festeggiato più volte i centri dei propri centrocampisti. In tutte e tre le difese sono a secco, a differenza del Brescia, che ha uno dei suoi capocannonieri in Adorni – già autore di due gol pesanti – e a Bolzano ha strappato la vittoria con il blitz sottoporta di Corrado.

L’anomalia

Tre reti dal reparto arretrato, cinque dal centrocampo e sei dall’attacco: pochi ripartiscono il bottino con tanto equilibrio. Ma è in questa piega che si nasconde l’anomalia: un vero riferimento là davanti, a oggi, manca. Borrelli sta lentamente tornando a esserlo: due gol nelle ultime tre, col Sassuolo è arrivato a centimetri dal sorpasso in coda al primo tempo. Gli infortuni l’hanno pesantemente condizionato in questo avvio di stagione, numericamente ne paga il conto. Ora prega che sia acqua passata.

Il gol sfiorato da Gennaro Borrelli nel match di sabato - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il gol sfiorato da Gennaro Borrelli nel match di sabato - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Non lo è di certo per Moncini, ripiombato nel vortice dopo un intermezzo da due reti in poco più di 120’. Tanto gli è bastato per piantare la bandierina sulla vetta affollata della classifica marcatori di squadra. Il nuovo stop moltiplica i rimpianti. Alla stessa quota c’è Juric, dal quale sarebbe razionalmente ingiusto pretendere di più dopo appena due mesi di ambientamento in Italia. Ad alimentare il vento a sfavore, insomma, sono stati soprattutto i contrattempi fisici. Non c’è stato un singolo passaggio di questa stagione in cui Maran abbia davvero avuto l’attacco a pieno regime.

Sulla trequarti

E forse un capitolo a parte lo meritano i trequartisti: fin qui hanno segnato solo Bjarnason e Olzer (un gol a testa). Deve ancora sbloccarsi Galazzi, anche lui in ritardo nel minutaggio per qualche noia. E qualcosa potrebbe arrivare pure da Nuamah, a segno in Coppa Italia e in rialzo nell’indice di gradimento interno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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