Cistana, Ndoj e Moreo: Brescia, ecco la «triade» delle prime certezze

A Torbole il cerchio delle amichevoli del Brescia s’è chiuso con un’abbuffata di gol (quattro al Mantova, dopo i cinque rifilati al Lecco tre giorni prima): un bell’assist per il morale, ma nessun eccesso d’esaltazione, perché sempre di calcio d’estate si tratta, e perdi più contro avversarie di categoria inferiore (serie C). A onor del vero, buone indicazioni - probabilmente le più attendibili - le ha regalate anche l’unica sconfitta di questa pre-season, contro la Samp: al netto delle due reti incassate - il non mantenere la porta inviolata è stato il leitmotiv anche delle due sgambate della scorsa settimana -, ha colpito la relativa disinvoltura con la quale i biancazzurri hanno saputo produrre occasioni da gol, e alla quale ha fatto da «contrappeso» l’atavica difficoltà a concretizzare.
Saranno le gare che conteranno davvero, a partire da quella in Coppa sabato col Pisa, mentre il debutto in campionato è distante solo 13 giorni, ad alzare il velo su pregi e difetti del nuovo Brescia. Che in queste settimane ha messo fieno in cascina per approcciare la stagione con la giusta propulsione: la condizione fisica è a buon punto, per l’intensità che chiede Clotet è un presupposto fondamentale. È anche ad alcune certezze, intese come singoli, che il catalano intende aggrapparsi per scongiurare, in attesa dei necessari e imprescindibili supporti dal mercato, ogni rischio di falsa partenza.
Note liete
Tre, in particolare: Andrea Cistana, Emanuele Ndoj e Stefano Moreo, una «spina dorsale» subito in grande spolvero e che nelle idee di Pep dovrà rappresentare lo zoccolo duro di una squadra alla quale occorrono ancora delle implementazioni (oltre a Pace arriveranno un vice-Karacic e due centrocampisti di qualità). Di certo sono tra coloro che durante il pre-campionato hanno viaggiato sul binario della continuità.
Il centrale di difesa Cistana ha assorbito bene l’infortunio che l’aveva messo fuori dai giochi nei play off ed è subito parso in grande controllo nel quartetto: l’unica sbavatura, comunque veniale, la si è vista nell’ultima uscita col Mantova. Andrea è il perno della difesa, mercato permettendo: gli estimatori dalla A non mancano, ma il giocatore appare sereno. Ndoj è forse la sorpresa più lieta dell’ultimo mese. La cifra tecnica e lo strapotere atletico non sono mai stati in discussione, a differenza dell’integrità fisica e della tenuta mentale: quelle, sì, andranno testate nel lungo periodo. Intanto però Emanuele dispensa giocate di qualità e vuole dare una svolta alla carriera.
Davanti
Chi deve invece confermarsi, e non rilanciarsi, è Stefano Moreo. Dopo un campionato in doppia cifra, il peso dell’attacco graverà soprattutto sulle sue spalle. Una bella responsabilità per l’ex Empoli, che sabato ha regalato un frammento di repertorio con un controllo volante e un tocco morbido a scavalcare il portiere del Mantova. È stato il primo vero gol estivo, trascurando i cinque rifilati alle modeste Alta Anaunia e Settaurense: auspicabilmente un antipasto del futuro, che per Stefano, alle soglie dei 30 anni e nel pieno della maturità, dovrà essere… grande.
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