Calcio

Cessione Brescia Calcio: il nuovo orizzonte diventa martedì

Le interlocuzioni sono in una fase delicatissima, e la tensione è alta. Il 6 giugno scadono i termini per il pagamento dell’ultima tranche stagionale di stipendi e contributi
Un dettaglio dell'ingresso della sede del Brescia - Foto New Reporter Zanardelli © www.giornaledibrescia.it
Un dettaglio dell'ingresso della sede del Brescia - Foto New Reporter Zanardelli © www.giornaledibrescia.it
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Una corsa contro il tempo era, una corsa contro il tempo – che ora stringe terribilmente – resta. Mentre crescono ansia e angoscia con la serie C che da ieri, anche se la sentenza era attesa, è diventata ancora un po’ più reale e che quindi occorre essere pronti a metabolizzare, inquadrando oltretutto sempre più da vicino la data di venerdì 6 giugno. Quando scadranno i termini per il pagamento dell’ultima tranche stagionale di stipendi e contributi. E questa è l’arma più potente nelle mani di un Massimo Cellino che continua a far intendere di non voler più provvedere ai bisogni del club. Costi quel che costi.

Il tempo stringe

Che cosa abbia davvero in mente non lo sa nessuno, dato che il presidente-patròn del Brescia sa bluffare e depistare come nessuno: è una faccia da poker per definizione. Dal suo entourage continuano a ripetere «confidiamo nel fatto che si tratta di un imprenditore con la testa da imprenditore». Niente di più. Ma intanto, appunto, il tempo stringe. E, come abbiamo scritto spesso, è meglio non dover arrivare a scoprire fin dove Cellino è disposto ad arrivare. Dall’altra parte però, anche chi è molto interessato al Brescia – gli investitori per i quali Francesco Marroccu sta vestendo i panni del frontman – hanno un’arma: se battessero in ritirata, chi altri potrebbe interessarsi a un club che vive il momento più assurdo della propria storia e che al momento è doveroso immaginare in serie C con un handicap di 4 punti in avvio? Ognuno è prevedibilmente impegnato a giocare la propria partita tra accelerare, frenate, scalate e poi di nuovo accelerate.

Passi e passaggi

Francesco Marroccu - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
Francesco Marroccu - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it

Tanti giri, velocissimi e ravvicinatissimi, che non hanno portato all’obiettivo mai dichiarato, ma che era nelle cose, di ritrovarsi tutti con un accordo soddisfacente in mano per la fine della settimana e, dunque, oggi. Proprio perché si voleva arrivare col fiato corto al fatidico 6 giugno: i margini temporali si assottigliano terribilmente, ma qualcosa da rosicchiare al calendario ancora c’è. E allora, l’orizzonte si sposta sull’inizio della prossima settimana il cui primo giorno feriale, cade di martedì. Dal lì resterebbero due giorni e mezzo buoni per predisporre l’invio dei bonifici: non arrivare all’ultimissimo consentirebbe di avere anche un po’ di agio per rivedere ogni passaggio, dato che in questo momento si può anche pensare che il Brescia abbia addosso anche tutti gli occhi degli organi controllanti. Nessuna «virgola» può essere trascurata. E già in questi giorni a ogni modo, il dg Andrea Mastropasqua – a tutti gli effetti una sorta di reggente – con il personale dell’amministrazione è all’opera per predisporre tutto quanto occorre per arrivare pronto se e quando qualcun darà l’ordine di premere sul tasto dell’autorizzazione ai bonifici.

Il punto

Il concetto che passa, in un contesto nel quale chiunque è coinvolto a vario titolo nell’operazione che potrebbe portare il Brescia in una nuova direzione societaria è ben attento a rimanere più che abbottonato, è che si è potenzialmente «a tanto così» dal poter chiudere, ma allo stesso tempo può bastare ugualmente «tanto così» perché tutto il proficuo lavoro e le triangolazioni portate avanti giorno e notte dai mediatori di entrambe le parti, vada alle ortiche. La trattativa, e questo è il punto decisivo, è certamente in una fase operativa e uno scambio di documenti più «sensibili» c’è stato. Il dossier insomma si è fatto più corposo, ma non c’è ancora quanto serve per poter arrivare a dama. Quindi, appunto: oggi non se ne fa nulla. E nel lungo week end che c’è davanti, nessuno se ne andrà al mare: tutti i professionisti che sono al lavoro su questa grande partita, passeranno anzi i prossimi giorni allo studio. Per poi pensare e sperare di dirsi e fare qualcosa, di definitivo, verosimilmente appunto martedì. Servono calma, pazienza e sangue freddo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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