Calcio

Brescia, si cerca un «accordo ponte» per superare lo scoglio Fisco

Confermata l’intesa di massima con gli investitori del gruppo Marroccu, che però condizionano il loro ingresso all’ufficialità dell’intesa con l’Agenzia delle Entrate
Massimo Cellino, presidente del Brescia, in una foto d'archivio - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Massimo Cellino, presidente del Brescia, in una foto d'archivio - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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È iniziato il conto alla rovescia: il futuro del Brescia si decide oggi e, più nello specifico, entro poche ore. È confermato che il club e gli investitori del gruppo Marroccu hanno trovato una intesa di massima sulla cessione del club: dopo l’intenso martedì che ci siamo lasciati alle spalle, il lavoro è proseguito anche nella notte per limare alcune discrepanze tra offerta e domanda. Il lavoro è proseguito anche durante tutta la mattinata. Ma una fumata bianca ancora non c’è.

Cosa manca

Perché resta il nodo Agenzia delle Entrate che non è detto possa essere definito entro i tempi strettissimi per arrivare a venerdì, giorno di scadenze indifferibili per poter pensare di procedere con l’iscrizione: si tratta di questioni tecniche, ma che necessitano il vaglio degli uffici centrali. Al momento l’intesa era e resta verbale. Gli investitori però condizionano il loro ingresso al «pezzo di carta» perché vogliono che sia l’attuale gestione, per mettersi al riparo da imprevisti, ad assumersi la responsabilità dell’accordo che verrà sottoscritto.

Possibile «accordo ponte»

Le parti stanno così lavorando a un accordo fiduciario «di scopo», una specie di accordo ponte. A quanto si apprende, in maniera piuttosto frammentata, Massimo Cellino sarebbe disposto ad anticipare tutto il dovuto per quanto riguarda le scadenze, a fronte di un deposito di garanzia della cifra corrispondente da parte degli interessati. Cifra che poi, in modo totalmente sciolto, verrebbe rimborsata a Cellino. Prima di percorrere questa via, per bypassare i ritardi dell’Agenzia delle Entrate, il Brescia ha provato a interpellare la Covisoc informandosi sulla possibilità di farsi provvisoriamente bastare l’ufficiosità dell’intesa con l’Erario. Come era prevedibile c’è stato un diniego. È corsa contro il tempo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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