Brescia, sono sempre ore d’attesa: il Tar decide oggi

Quello che sarebbe dovuto essere il mercoledì della svolta, si è alla fine trasformato in uno degli infiniti e anonimi giorni feriali degli ultimi (quasi) due mesi. Tradotto: c’è ancora da aspettare.
Il Tar ha infatti deciso di rinviare a oggi - molto probabilmente già questa mattina - le sentenze sui ricorsi di Reggina e Lecco contro la loro esclusione dal campionato di serie B e di conseguenza sulle opposizioni alla loro esclusione di Figc, Coni, Lega B, Brescia, Perugia e Foggia. In quello che è una tutti contro tutti seppur con debite, e ben marcate, distinzioni.
Prima del riassunto di quanto accaduto ieri durante le poco più di tre ore di udienza al tribunale amministrativo del Lazio, spazio alle sensazioni filtrate dai legali di via Solferino, Giacomo Fenoglio e Avelio Presutti: sono sensazioni di cauto ottimismo. Che d’altronde, senza cedimenti, è quello che ha accompagnato fin qui il percorso nella battaglia per la riammissione alla serie B.
Sensazioni
Un cauto ottimismo rimasto sempre tale nonostante strada facendo lo scontro si sia alzato di livello e di peso fino a trasformarsi in una vera e propria battaglia politica ai massimi sistemi, nell’ambito di lotte di potere tra chi governa il calcio e chi aspira a farlo con il presidente della Figc Gabriele Gravina che dentro questo caos serie B si gioca moltissimo.
E se oggi il Brescia mantiene ancora un briciolo di «sana paura», di timore di colpi di coda, è proprio perché il campo sul quale si gioca non è solo quello del rispetto delle regole. A ogni buon conto, ieri i giudici del Tar hanno iniziato ascoltando le ragioni del Lecco che si è appellato, sostanzialmente, al legittimo impedimento per motivare il ritardo nella comunicazione della sede di gioco delle partite casalinghe stante la non omologa per la serie B del proprio stadio, il Rigamonti-Ceppi, dove peraltro - è stato sottolineato - sono già iniziati i lavori per la messa a norma.
La tesi con la quale si è opposto il Perugia, che punta a prendere il posto del Lecco (contestualmente a contendere l’eventuale riammissione agli umbri c’è anche il Foggia che sua volta si è costituito contro i lacustri), verte ovviamente sulla «perentorietà dei termini».
L’arma in più della società di Di Nunno, è nel doppio sostegno incassato sia da parte della Figc che della Lega di serie B.
Reggina
Le quali, come peraltro già era noto, hanno assunto un atteggiamento totalmente diverso nei confronti della Reggina. Contro cui si sono schierati, oltre al Brescia, appunto Figc e Lega B e Coni (che invece non si è costituito nel procedimento che ha visto protagonista il Lecco). Unanime la richiesta: quella di confermare la l’esclusione del club calabrese dalla prossima serie B.
Gli avvocati della Reggina, i quali non hanno mancato di sottolineare le gravi conseguenze economiche che la sparizione degli amaranto avrebbe sul territorio, hanno puntato sull’illegittimità del comunicato 169/A nel quale la Figc specificava che chi avesse fatto ricorso alla normativa salva imprese avrebbe dovuto comunque essere in regola con tutte le scadenze entro il 20 giugno - ribadendo l’autonomia e la supremazia dell’ordinamento sportivo su quello statale (gli avvocati amaranto hanno fatto leva sulle tempistiche concesse dal tribunale che fissavano la scadenza del debito col fisco al 12 luglio) e che comunque un eventuale provvedimento di omologa di un piano di ristrutturazione del debito sarebbe dovuto essere definitivo sempre entro quella data. Cosa che non è, come sottolineato dal rappresentate legale della Figc in quale ha aggiunto che: «Anche se la Reggina avesse pagato entro il 20, non sarebbe comunque stata ammessa».
La Federazione ha anche ricordato il precedente del Chievo: tuttavia il giudice Arzillo, presidente della prima sessione del Tar che decise proprio sui clivensi, ha sottolineato come le due casistiche siano del tutto differenti Il lungo pomeriggio romano, si è concluso con le richieste congiunte al Consiglio di Stato di abbreviare i termini: è previsto che l’organo di giustizia amministrativo si riunisca il 29 agosto, ma se questa data verrà mantenuta per chi verrà riammesso significherà dover recuperare tre o quattro giornate di campionato. Ma ora siamo in attesa dei consigli portati dalla notte...
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