Calcio

È il giorno del Tar: il Brescia spera di fare il passo decisivo verso la serie B

Il tribunale amministrativo esamina i ricorsi di Lecco e Reggina, per ora escluse dal torneo cadetto
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BRESCIA, IL GIORNO DEL TAR
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Appuntamento questa mattina alle 11 a Roma. Al Tar passano sogni e speranze di almeno quattro squadre, in quello che da una parte è il primo grado di giudizio al di fuori dell’ambito sportivo, ma allo stesso tempo potrebbe essere quello che di fatto mette la parola fine alla telenovela dell’estate sulla serie B. Perché poi il Consiglio di Stato difficilmente ribalta quanto arriva dal Tribunale amministrativo regionale.

Da una parte ci sono Reggina e Lecco, escluse dal prossimo torneo cadetto dal Collegio di garanzia del Coni e quindi pronte a dare battaglia fuori dall’ambito sportivo. Dall’altra ci sono il Brescia (primo nella graduatoria delle possibili riammesse) e il Perugia, che restano alla finestra pronti a sostituire il loro nome alla «X» e alla «Y» che ora figurano nel calendario.

Da una parte quindi si chiede di non essere esclusi (ma per la Reggina, che per ora ha subito solamente bocciature, il cammino pare tutto in salita), dall’altra si continua a portare avanti una battaglia che, ad esempio, il Brescia ha intrapreso lo scorso inverno. Iniziando solo e rimanendo solo, mentre ad esempio il Perugia al Tar verrà affiancato anche dal Comune. Un fatto che pensando alla situazione delle rondinelle non passa del tutto inosservato, anzi...

Scenario

Se il Tar dovesse confermare l’esclusione di una tra Reggina e Lecco, a quel punto il Brescia potrebbe di fatto ritenersi riammesso in B. Di più: nel caso in cui le motivazioni fossero «forti», allora già nel Consiglio federale di dopodomani, venerdì alle 11.30 (tra i punti all’ordine del giorno c’è ad esempio «integrazione organico campionati: provvedimenti conseguenti») potrebbero esserci segnali chiari, compreso dare il via libera all’inizio del campionato il 19 agosto come richiesto dalla Lega di B. E sempre in caso di posizioni nette del Tar, si potrebbe anche ipotizzare un anticipo del Consiglio di Stato, attualmente previsto per il 29 agosto.

Ma qui si entra in uno scenario molto complicato. Se il Brescia dovesse aspettare quella data per essere ufficialmente riammesso, avrebbe almeno tre turni da recuperare (19, 26 e 29 agosto), ma probabilmente salterebbe anche il match di sabato 2 settembre, avendo ovviamente una finestra di mercato supplementare. E visto che nel fine settimana del 9-10 settembre è prevista la pausa per le nazionali, non è escluso che la stagione delle rondinelle inizi il 16 con quattro match in meno degli altri.

Toccando ferro, esiste però anche lo scenario peggiore, ovvero che il Tar decida in favore di Reggina e Lecco, stabilendo che entrambe le società abbiano le carte in regola per prendere parte al campionato di serie B. E se per i lombardi non sarebbe una sorpresa (la stessa giustizia sportiva ha avuto pareri diversi), per i calabresi invece si tratterebbe di una novità che avrebbe dell’incredibile, vista la situazione in cui versa la società.

Al Brescia a quel punto non resterebbe che appellarsi al Consiglio di Stato, con tutti i rischi già citati prima. Fiato sospeso insomma e che sia per l’ultima volta. 

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