Brescia verso il Sassuolo: chi rientra e le possibili scelte di Maran

Nulla da perdere. Anzi, parecchio. Affrontare la capolista indiscussa del campionato (dare un’occhiata alla rosa del Sassuolo per capire che molte squadre di A non ne sono all’altezza) fa pensare, a ragione, che la sfida di domani al Mapei permetta alle rondinelle di giocarsela con la leggerezza mentale di chi ha tutto da guadagnare. Ma la classifica (biancazzurri 2 punti sopra i play out) dice che non è così. E che, indipendentemente dall’avversaria, cercare di portare a casa punti è d’obbligo.
Scelte
Lo sa bene anche Rolando Maran, intenzionato a proseguire nella mini striscia positiva (una vittoria ed un pari) intrapresa dal suo ritorno sulla panchina della Leonessa. Un Maran che, dopo l’ennesima emergenza vissuta la settimana scorsa contro la Salernitana – ben sette indisponibili tra infortunati, malati e squalificati – ritrova almeno quattro degli assenti della scorsa giornata: Lezzerini e Moncini hanno smaltito la forma influenzale che li aveva messi ko, Nuamah ha riassorbito la contusione e Verreth scontato il turno di stop.
Soprattutto quest’ultimo recupero permette al tecnico trentino di poter ragionare in termini tattici diversi: proseguire sul 4-3-3 visto nelle inizialmente nelle ultime due gare (e con capitan Bisoli ri-piazzato nella sua posizione naturale di mezzala) oppure virare sul 4-2-3-1 visto in corso d’opera ma già testato nell’interregno di Pierpaolo Bisoli.
Nel primo caso, sarebbe Bertagnoli (più di Besaggio) a completare il trio sulla mediana; nel secondo, Bisoli affiancherebbe Verreth a centrocampo per un Brescia più spavaldo. Seppur, vista la forza dei neroverdi di Grosso, pure troppo. Là davanti, sono in tre (Olzer, Nuamah e il fresco ex D’Andrea) per due maglie visto che Galazzi (così come Cistana e Fogliata) resta ancora out. Borrelli è il favorito su Juric e Moncini per la maglia da punta centrale mentre dietro non dovrebbe cambiare nulla.
Precedenti
Un Maran che non ha ancora digerito i cinque gol incassati nella partita d’andata al Rigamonti e con quel «nel calcio non vince sempre il più forte» detto post Salernitana ha ufficialmente lanciato il guanto di sfida agli emiliani. Emiliani che, dal canto loro, non detengono in casa un ruolino particolarmente positivo nelle sfide col Brescia: una sola vittoria neroverde in cinque precedenti e per di più colta in serie A, ovvero il 3-0 di cinque anni fa, doppietta di Caputo e gol di Boga, che resta nella memoria collettiva come l’ultima partita prima del lungo lockdown per il Covid.

In serie B invece il Sassuolo non ha mai battuto al Mapei Bisoli e compagni, forti di tre divisioni della posta e di un pesante blitz, quello firmato da Vass e Possanzini nell’annata (2009-2010) della penultima promozione nella massima serie. L’importante è che la banda Maran resti concentrata fino alla fine contro una corazzata che, nei secondi tempi, ha un saldo punti (+18) impressionante. Oggi pomeriggio la rifinitura, poi la partenza per l’Emilia. Forti di quella voglia di giocarsela non avendo nulla da perdere. Anzi, parecchio.
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