Calcio

Brescia, non solo il gol di Corrado: le fasce sono già un fattore

Nessuno ha crossato meglio dei biancazzurri in questo avvio di campionato. E la difesa è tornata a brillare: numeri da vertice nel 2024
Un gol e un assist a Bolzano per Niccolò Corrado - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Un gol e un assist a Bolzano per Niccolò Corrado - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Fattore «D» e fattore «F». Difesa e fasce. È su questi che il Brescia costruisce le proprie certezze. E alimenta ambizioni di crescita. Le due sconfitte con Cittadella e Reggiana hanno fatto affiorare qualche piccolo cortocircuito a livello mentale, più che strutturale. Il peccato capitale con i veneti erano stati i trenta secondi di blackout, in superiorità numerica, nei quali era arrivato il gol di Carissoni. E i riverberi di quello stop hanno generato i presupposti della brutta prova di Reggio Emilia: squadra scarica, fiaccata nell’animo, disattenta.

Il tecnico

Rolando Maran saluta i tifosi al Druso - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Rolando Maran saluta i tifosi al Druso - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Lì è intervenuto l’altro fattore del Brescia, quello forse più dirimente: Rolando Maran, preso atto del fatto che tre giorni fossero stati insufficienti per smaltire le scorie, ha individuato in fretta le contromisure perché un simile inconveniente non si verificasse più. Sei cambi rispetto all’undici schierato al Mapei, un abito tattico improntato al pragmatismo, e soprattutto una compattezza d’insieme subito rifiorita, che ha aperto una via d’uscita dalle prime secche della stagione.

Solidità

Così il Brescia è ripartito dalle proprie certezze. Prima tra tutte, la difesa. Il rigore di Odogwu ha sgretolato la prospettiva del secondo clean sheet su quattro gare, ma in fase di non possesso quella del Druso è stata la miglior prova del primo mini-blocco stagionale. È un elemento fondante dell’era Maran. Con lui, nell’anno solare in corso, il Brescia è la seconda squadra che ha incassato meno reti tra quelle rimaste in serie B, dietro soltanto alla Cremonese. Su queste fondamenta va realizzato plasticamente il progetto di crescita che Rolando vuole portare avanti quest’anno.

Sugli esterni

La sfida col Südtirol ha sprigionato una quota del potenziale sulle fasce che il Brescia può mettere sul piatto con più slancio rispetto allo scorso campionato. Con Dickmann e Corrado sugli esterni, e Jallow sempre pronto ad alternarsi a Niccolò sulla mancina, si è intravisto uno sviluppo meno monotematico rispetto a quello che Lorenzo, per bravura e non certo per testardaggine, aveva in un certo senso monopolizzato in passato.

Il risultato è che alla seconda da titolare Corrado ha messo in fila un assist e un gol. Praticamente pareggiando il bottino di due assist della scorsa stagione. Se la retroguardia riesce a essere un compartimento stagno, davanti è più semplice affondare le unghie. I tre gol di questo campionato ricalcano uno schema ricorrente: palla calibrata dall’esterno e stoccata sul primo o sul secondo palo. E infatti il Brescia in B primeggia per percentuale di cross riusciti (34%, stando ai dati forniti da Kama).

Ripartenza

Corrado in compagnia di Adorni, autore di un grande avvio di stagione - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Corrado in compagnia di Adorni, autore di un grande avvio di stagione - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Dopo la sosta, si riparte anche da questi due fattori vincenti. Provando a oliare meccanismi e tirare a lucido qualche singolo: l’apporto del miglior Cistana, distratto a Reggio ed escluso sabato, è fondamentale per tenere alto il livello là dietro. Con questo Adorni, e il Papetti visto a Bolzano, c’è spazio per un altro giro di chiavistello nel portone blindato della difesa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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