Calcio

Brescia in cerca del Rigamonti: col Frosinone in palio la vetta

Alle rondinelle da record in trasferta, la vittoria a Mompiano manca da 5 partite e 106 giorni
Moreo, Leris e Mangraviti: tre attesi protagonisti della partita contro il Frosinone
Moreo, Leris e Mangraviti: tre attesi protagonisti della partita contro il Frosinone
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E adesso, per dimostrare di essere diventati grandi e maturi, occorre farsi forza e mettere su casa. Il passo, non più attendere. È una questione non di puntiglio, ma di pura opportunità per un Brescia versione Penelope che quel che di magnifico tesse in trasferta, puntualmente da 5 partite a questa parte - e in totale fanno 106 di digiuno da tre punti - almeno parzialmente disfa a Mompiano. Non si sa davvero più come leggerla e interpretarla questa dicotomia da media di 2,42 punti a partita in giro per l’Italia e di 1,27 a gara tra le mura amiche. Che ora però devono realmente tornare tali perché il momento è caldo, molto caldo. Lo dice la classifica, lo dice il calendario il quale prevede una doppietta ravvicinata al Rigamonti: oggi alle 15.30 con il Frosinone, mercoledì alle 18.30 contro l’Ascoli.

Partita fondamentale

E qui non si tratta di aggiungere pressione, ma di realtà dei fatti quando stiamo per fare ingresso nell’ultimo terzo di un campionato che tuttavia, allo stesso tempo continua ad aspettare tutti eppure per lo stesso motivo non consente pause. Tutti danno fastidio a tutti e non se ne viene a capo. Quella di oggi si annuncia come una partita fondamentale per tanti motivi: intanto spezzare la famissima di cose buone in casa significherebbe la possibilità di tornare in cima alla classifica, vorrebbe dire darsi un volano mentale importante in vista dell’appello bis di mercoledì e anche tagliare verosimilmente fuori il Frosinone dalla lotta per la promozione diretta. Tra il Pisa momentaneamente primo e i ciociari ottavi (e il Benevento anch’esso in campo oggi) ci sono 8 punti: un equilibrio così, davvero non si è mai visto. 

3x1: dalla classifica alla fermazione

Classifica, aspetto mentale, «eliminazione» di una concorrente: in palio un «3X1» che non deve far sentire sotto pressione il Brescia, ma casomai caricarlo. Perché se anche la serie A non era obiettivo primario in partenza, lo è diventato - per meriti acquisiti sul campo - in divenire: vietato avere paura di se stessi e delle proprie potenzialità. Che continuiamo a vedere più delle mancanze e delle problematiche. E che continuiamo a vedere proprio alla luce di uno straordinario cammino da trasferta che ci fa orgogliosamente raccontare di una squadra che via da qui non subisce gol da 458’ (da tre mesi esatti) e che in casa ha subìto 7 delle 10 reti incassate da quando (era l’ottava giornata) Inzaghi ha via via donato una pelle più difensiva al Brescia rendendola una squadra decisamente più votata alla praticità e all’estetica. Ed è anche una questione di diversa interpretazione delle partite: ché poi alla fin fine non sono mai davvero i risultati in sé delle partite di Mompiano - a proposito: anche oggi sarà questione per pochi, prevendita deludente - a «disturbare», ma le modalità. Questione di atteggiamento, di propensione. Oggi il Brescia reduce dalla dispendiosa trasferta di Crotone (e ancora senza i nuovi Adorni e Behrami) affronta una squadra rognosa e rocciosa, molto bene organizzata secondo un 4-3-3 che contro il 4-3-3/4-3-2-1 di Inzaghi darà vita a una sfida che sarà affare per esterni (e non a caso tra i convocati è rispolverato Spalek) e i riflettori saranno in particolare su Tramoni da una parte e Zerbin dall’altra. È in un momento strano il Frosinone (che dopo il Perugia è come Parma e Como la squadra che più ha pareggiato: 10 volte): dopo che in 21 partite avevano perso soltanto due volte, i ciociari sono incappati in due ko di fila. Più che immaginarla, oggi è meglio viverla. E anche vincere: l’occasione del «3X1» è davvero ghiotta.

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