Brescia, i secondi tempi delle rondinelle valgono un bel 10

Chi ha l’oro fa le regole e chi l’oro lo cerca, per trovarlo si crea la sua di regola: fare la differenza nei secondi tempi. Che sono ufficialmente il terreno di caccia per eccellenza delle rondinelle, non a caso la squadra in serie B col maggior differenziale di punti tra prima e seconda frazione: tra occasioni di bottini sfumati e bottini scovati e lavorati con fatica nelle fasi discendenti delle partite, il saldo fa segnare un gran +10. Tanti - e sono tanti davvero - i punti guadagnati nelle riprese dalle rondinelle. Che oltretutto restano la squadra che ha segnato il maggior numero di reti negli ultimi 15’: ben 7. Due dati che consegnano perfettamente la fotografia di quella che può e sa essere la forza d’urto di una squadra profonda ed emotiva che quando sente le vibrazioni giuste, trova sempre un modo per gettare il cuore un po’ più in là.
La collana dei risultati che si sono decisi nelle seconde frazioni dopo che i primi tempi si erano chiusi in altro modo, inizia dalla terza giornata ad Alessandria. Primi 45’ da 0-0, secondo tempo da fuochi d’artificio con 1-3 finale maturato grazie alla capacità di uscire dalla sofferenza inflitta dagli uomini di Longo con la qualità di Léris, Jagiello e Palacio. Un +2 annullato il turno successivo dall’harakiri in casa contro il Crotone: Brescia avanti 1-0 all’intervanno col Léris, raddoppio con Moreo e poi micidiale ritorno dei calabresi con doppietta di Mulattieri. La legge dei secondi tempi, il Brescia l’ha poi fatta valere a Frosinone con un +1 trovato grazie alla rimonta dal 2-1 della prima parte al 2-2 timbrato allo scadere da Moreo.
Apoteosi nella trasferta successiva, quella di Ascoli, con i marchigiani ribaltati dal 2-1 al 2-3 finale grazie alle reti di Chancellor e Pajac a completare l’opera di Cistana che aveva riaperto la gara in chiusura di primo tempo: scintillante +3. A seguire -1 casalingo col Como: squadra a bere il té caldo sull’1-1 quindi botta e risposta tra inizio e fine ripresa Gliozzi-Bajic prima dei gol ammazza-Brescia tra il 43’ e il 48’ di Bellemo e Gliozzi su rigore. Poi ecco un triplice +2 tra Cremonese, Benevento, e Prodenone. In tutti e tre i casi alla pausa di 15 minuti si era arrivati con i risulati bloccati sullo 0-0 e poi risolti nell’ordine da bertagnoli, Tramoni e Moreo.Il resto è storia super recente tra il -1 di Brescia-Pisa (anche in questo caso il primo tempo si era concluso 0-0, poi l’eurogol di Sibilli a risolverla) e il +2 derivato dalla vittoria con la Spal maturata con Tramoni e Bisoli nel secondo tempo. Il Brescia dunque come una squadra che in generale ha bisogno di «acclimatarsi» e di studiare a fondo chi ha di fronte prima di lasciarsi davvero andare. E allora, tornando anche sulla tematica della cosiddetta «sindrome da Rigamonti» da sconfiggere prima che diventi cronaca, non stupisce un dato tanto curioso quanto emblematico: da 5 partite consecutive a Mompiano le rondinelle non riescono a trovare la via del gol nei primi tempi e addirittura nelle ultime due partite il gol non lo hanno proprio trovato. Prossimo step: cercare e trovare un po’ d’oro anche lì.
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