Brescia Calcio, dalla Loggia esce il nome di Pasini: «È disponibile»

Un’ora e mezza di incontro, i tre presidenti (più due patron) che escono da una porta secondaria di palazzo Loggia mentre gli ultras del gruppo Brescia 1911 intonano cori, quindi le parole della sindaca Laura Castelletti: «Dal presidente Giuseppe Pasini ho avuto la disponibilità a valutare». Ecco quanto emerso dal tavolo voluto dall’amministrazione locale per provare a dare un futuro al Brescia calcio. È il primo passo, probabilmente altri piccoli potranno essere fatti da qui al 24 giugno (Cellino permettendo...), quando verrà decretato il tramonto della società legata all’imprenditore sardo.

Ma intanto c’è una disponibilità che quindi convoglia (come peraltro anticipato) non sull’Ospitaletto e nemmeno sul Lumezzane, defilati ma non per questo «assenti», bensì solo su Giuseppe Pasini. Inteso più come imprenditore e non come presidente della FeralpiSalò, interessato a capire se l’operazione Brescia sia davvero fattibile.

Volti distesi

Sorridenti gli attori all’arrivo in Loggia, sorridente la sindaca Laura Castelletti quando accoglie i media in sala consiglio. «Ho voluto fortemente il tavolo in Loggia con i tre presidenti delle società che ora sono in serie C – dice –. Un tavolo anche nell’incertezza del momento, nel senso che ci sono ancora alcuni passaggi che evidentemente riguardano il Brescia calcio e che devono essere chiariti. Ho trovato interlocutori, presidenti, tutti molto disponibili. Abbiamo avuto anche un confronto molto diretto e molto franco col presidente Pasini. Da lui serietà oltre che disponibilità a valutare. Quindi questo è l’inizio di un percorso. Conoscendo il mondo del calcio ci saranno tante altre tappe, a noi interessa soprattutto dare un futuro al calcio nella nostra città».

I protagonisti si affacciano sotto il porticato della Loggia intorno alle 19: il presidente del Lumezzane Andrea Caracciolo e il patron Lodovico Camozzi arrivano insieme, il presidente dell’Ospitaletto Giuseppe Taini e il patron Sandro Musso in due momenti diversi, il numero uno della FeralpiSalò Giuseppe Pasini entra da una porta secondaria. La sindaca Laura Castelletti, reduce dal «tavolo Mille Miglia» aspetta tutti in Loggia, con lei anche gli assessori Alessandro Cantoni e Marco Garza.

Dopo l’introduzione della sindaca, tocca a Giuseppe Taini non solo rompere il ghiaccio, ma probabilmente anche chiarire subito le carte in tavola: l’Ospitaletto se serve può fare la sua parte ma non essere protagonista, il Lumezzane ha un suo progetto ben definito in Valle, quindi tutti pronti a sostenere le possibilità a sondare di Giuseppe Pasini. Che sorride, e vuol dire molto.

I tifosi fuori

Fuori clima disteso, le forze dell’ordine si spostano di qualche metro da Largo Formentone a piazza Loggia. Dove dopo le 19 avanzano una cinquantina di tifosi del gruppo Brescia 1911, per i quali il messaggio è chiaro: «Nessuna fusione» e «La categoria non si compra» si legge nei due striscioni.

Si resta in attesa per un’ora e mezza, nel frattempo il numero delle forze dell’ordine aumenta quando gli ultras si avvicinano al portone della Loggia e vengono fatti arretrare di qualche metro.

Primo round

Intorno alle 20.30 si capisce che il gong del primo round è suonato, l’impressione ancor prima di parlare con la sindaca e capire gli umori dei diretti interessati è che la luce dei riflettori va solo su Pasini. È su di lui che si punta, col «benestare» degli altri e la mano tesa del Comune. Dall’entourage della FeralpiSalò trapela una conferma alle parole della sindaca, ovvero che Pasini è disponibile a proseguire per approfondire la situazione.

Giuseppe Pasini in Loggia durante il confronto - © www.giornaledibrescia.it

Con un comunicato a firma del presidente Andrea Caracciolo il Lumezzane di fatto si defila: «Il nostro progetto – si legge – sta cominciando ad avere risultati concreti perché è sviluppato su un arco temporale di molti anni... Noi del club, gli imprenditori del Cda e i professionisti locali che ci assistono, abbiamo preso un impegno reciproco con la comunità locale che è ancora solo agli inizi e che dobbiamo fare di tutto per portare a termine». E allora con il ruolo di Ospitaletto come «facilitatore», la palla finisce nel piedi di Pasini. Fischio d’inizio, la partita è appena iniziata.