Calcio

Brescia, a centrocampo un rebus da risolvere in 48 ore

In mezzo ha salutato Cavion passato al Vicenza. In mano Viviani, Pinato e Proia ma si temporeggia
Per Cellino e Marroccu tante decisioni da prendere in questo finale di calciomercato
Per Cellino e Marroccu tante decisioni da prendere in questo finale di calciomercato
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Non è stato un sabato di riposo, ma di «prove generali» in vista di un rush finale che non si annuncia sterile. Vietato comunque esporsi in previsioni perché in tipico suo stile, Massimo Cellino quando si tratta di mercato tende a non dare punti di riferimento. Mandando segnali uguali e contrari: l’estate scorsa ha insegnato. Per cui fino al gong - domani alle 20 - non è possibile lanciarsi in giudizi preventivi. Dicevamo di un sabato che non è stato di riposo perché è stato il sabato in cui Michele Cavion ha salutato il Brescia dopo una brevissima esperienza al di sotto delle aspettative: solo 10 spezzoni per un totale di 202’ in campo senza lasciare il segno. Il centrocampista, si è trasferito al Vicenza.

Nelle prossime ore, si concretizzerà anche l’addio di Oscar Linnér: diretto non più in Norvegia, ma in Svezia. Sono queste due uscite «pesanti», da un punto di vista degli ingaggi, che aiutano il Brescia a sentirsi più tranquillo: perché le difficoltà nel riuscire a piazzare gli esuberi, hanno inciso sull’insieme di tutto quanto da fare sul mercato. Linnér libera inoltre lo «slot» che consentirà a Lorenzo Andrenacci, prenotato da tempo al Genoa, di arrivare a Brescia domani. Situazione. Ora, da piazzare restano Nikolas Spalek (il Crotone è sempre lì, può farsi all’ultimo) e Jhon Chancellor che tratta con squadre della Mls, la lega statunitense-canadese.

Parentesi breve quella di Michele Cavion al Brescia
Parentesi breve quella di Michele Cavion al Brescia

Ma si potrà fare anche in «extratime», ovvero dopo il 31 visto che il mercato d’oltreoceano segue un diverso calendario. A proposito di difesa, vero che nel mercato il «mai dire mai» è un imperativo, ma sarebbe clamoroso se non si concretizzasse l’operazione col Cittadella. Ieri un altro segnale a favore del Brescia: il centrale difensivo non è stato convocato per il recupero con il Cosenza. I veneti cercano ancora un sostituto, ma risultano varie trattative in corso e alla fine, seppur in extremis, il Cittadella - che pure non ha gradito i tentativi di forzature - mollerà il colpo sulla base di una operazione da più o meno 500.000 euro bonus compresi.

Il capitolo centrocampo, dove c’è da decidere anche cosa fare con Ndpoj cercato da Perugia e Frosinone, è quello più delicato. Il Brescia, sfumato Stulac (l’Empoli ha deicso alla fine di non cederlo) ha sostanzialmente «in mano» tre giocatori. Si tratta di Federico Proia, Marco Pinato e Federico Viviani. Per il primo, già obiettivo estivo, si è aperto già da giorni un canale con il Vicenza (ma il discorso è totalmente slegato da quello che ha portato in Veneto Cavion) che sarebbe disposto a lasciar partire il giocatore in prestito con diritto di riscatto. Idem per Viviani con la Spal alla quale basterebbe peril momento sgravarsi di un ingaggio importante.

E Marco Pinato è a sua volta stato bloccato da un po’ e aspetta solo un eventuale segnale per raggiungere Brescia. Insomma, con uno di questi tre o con due di questi tre (ricordando che Viviani è un centrale e gli altri due sono mezze ali) si può arrivare a chiudere se lo si ritiene. Ma il fatto è che un Brescia a caccia di un salto di qualità a livello di personalità, arrivati a questo punto e ormai in extremis, preferisce avere una situazione d’insieme e capire che tipo di opportunità possono maturare, eventualmente anche in attacco, per poi decidere come agire nel frattempo facendo le ultime valutazioni anche su chi si ha in mano per capire se si tratta degli «upgrade» che servono oppure no. Di certo, saranno, le prossime, 48 ore intnesissime anche sul fronte dei nervi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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