Calcio

Brescia, 5 anni per 12 allenatori: tutti i cambi in panchina

Arianna Colzi
Oggi ufficiale il ritorno di Eugenio Corini. Ma dall'inizio della presidenza Cellino, i colpi di scena in casa rondinelle sono stati molti
Eugenio Corini - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Eugenio Corini - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Filippo Inzaghi non è più l'allenatore del Brescia. Oggi intorno all'ora di pranzo è stato Francesco Marroccu a confermare che sarà Eugenio Corini il nuovo allenatore del Brescia Calcio, che già oggi ha diretto l'allenamento a Torbole.

Si tratta del diciottesimo avvicendamento con  -12 allenatori diversi - in panchina per il Brescia in poco meno di 5 anni. Tra new entry e ritorni, Massimo Cellino, dal 2017, ci ha abituato a partenze e nuovi arrivi, ma anche a diversi colpi di scena come quello di Eugenio Corini, che si era seduto sulla panchina delle rondinelle già nel 2019, portando il Brescia Calcio alla promozione in serie A.

Tutti i cambi: la stagione «record» 2020-2021

Da Boscaglia nel lontano 2017, fino all'arrivo di Corini ieri, si sono avvicendati 11 allenatori per 18 cambi in panchina in 5 anni: nella stagione scorsa, addirittura, i cambi sono stati ben 5 in una sola annata. Partiti con Gigi Delneri, il tecnico friulano viene esonerato dopo lo 0-3 contro il Cittadella, alla seconda giornata.

Torna alla guida delle Rondinelle Diego Lopez, esonerato alla fine della stagione precedente, che però, come si dice in gergo, «non arriva a mangiare il panettone» e a poche giornate da Natale, cede il posto a Davide Dionigi con un intermezzo di una partita da capoallenatore per il collaboratore tecnico Daniele Gastaldello. L'inizio è roboante ma, tra dissidi interni e malcontenti di alcuni big, ben presto la parabola dell'allenatore emiliano diventa discendente: dopo 10 giornate viene esonerato e al suo posto arriva lo sconosciuto ai più, Pep Clotet.

Clotet, che già segue la squadra dagli spalti nel match casalingo contro il Cittadella (in panchina andò ancora Gastaldello), farà partire una striscia di 34 punti in 17 gare che si concluderà, a fine stagione, con la conquista degli spareggi promozione, che, tuttavia, si concluderanno con un nulla di fatto. 

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2021-2022: Inzaghi e le turbolenze di febbraio 

Alla fine di una stagione complessa, ecco arrivare un'altra rivoluzione in panchina: al posto di Clotet arriva Pippo Inzaghi, che firma un contratto di due anni. I malumori del presidente Cellino, però. non tardano a serpeggiare e dopo alcune prestazioni non troppo convincenti, super Pippo viene esonerato a febbraio. I dissidi erano nell'aria già a dicembre, ma un incontro tra Marroccu, Cellino e l'allenatore sembrava aver rischiarato le nubi scese su Torbole. 

Sulla panchina torna Diego Lopez - al suo terzo «mandato» in casa biancoblù - ma solo per poche ore: dopo il clima di contestazione dei tifosi e la scoperta di una clausola che avrebbe tenuto legato Inzaghi al Brescia, il tecnico uruguayano lascia. La dirigenza, infatti, sperava di poter arginare questo passaggio secondo cui il tecnico piacentino non avrebbe potuto essere esonerato con la squadra piazzata nelle prime 8 posizioni. A Inzaghi venne così riconferito l’incarico (formalmente fu esonerato quindi dovette rifirmare: per questo va conteggiato due volte il suo nome)  Dopo il flop con il Pordenone, però, Cellino e la dirigenza hanno deciso di smorzare una tensione ormai troppo pesante e puntare (di nuovo) su Eugenio Corini, pur sapendo che con Pippo Inzaghi si andrà per vie legali proprio a causa della sopracitata clausola.

E il Corini-ter c'è già chi inizia di nuovo a cantare: «Forse chissà / succederà / canta con noi / che torniamo in serie A»

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