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Calcio e Covid-19: ecco cosa potrebbe accadere alla serie A

Il fine settimana del 16-17 maggio è considerato sparti-acque: oltre è praticamente impossibile disputare gli ultimi 12 turni
Un pallone da calcio gonfia la rete (simbolica) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un pallone da calcio gonfia la rete (simbolica) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Paralizzato dal Coronavirus, il calcio italiano pensa a come ripartire, fra tanti scenari e incertezze. «Ritengo che la serie A possa riprendere il 3 maggio, almeno questo è quello che speriamo. Valuteremo poi se a porte aperte o chiuse, dipenderà dalla situazione», ha affermato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, esplicitando però la previsione più ottimistica fra quelle valutate dalla Lega e dai club nei vari tavoli di lavoro aperti in conference call, in una sorta di assemblea permanente.

Negli scenari analizzati dal tavolo tecnico-sportivo (aperto a tutti i club, coinvolgerà anche la Figc), il fine settimana del 16-17 maggio è considerato sparti-acque: oltre è praticamente impossibile disputare gli ultimi 12 turni (più recuperi) entro il 30 giugno, con quattro club in Champions ed Europa League. Anche perché la Uefa vuole ricominciarle fra metà aprile e inizio maggio (finali il 27 e 24 giugno), giocando anche nei fine settimana. In ultima istanza le Coppe potrebbero ripartire il 13 giugno, modificando il format, con finale a quattro o a otto. Tornando in campo oltre metà maggio, sarà inevitabile ritoccare anche il format della Serie A.

«Lavoriamo sull’ipotesi di ripartire il 2 maggio e completare i campionati, eventualmente sforando a luglio se non dovessimo farcela al 30 giugno», ha detto Gravina, che preferisce «spingere sull’acceleratore dell’ottimismo» ma aggiunge: «Non vogliamo penalizzare nessuno, sappiamo benissimo che in caso di impossibilità di completamento di tutte le gare ricorreremo probabilmente all’opzione playoff e playout».
«Un’analisi lucida» l’ha definita il n.1 del Coni, Giovanni Malagò, annunciando per il 26 marzo una Giunta straordinaria con Spadafora. Playoff e playout non piacciono a molti dei club ancora in lotta per un obiettivo, dallo scudetto alla salvezza.

Ancor più agita l’idea di un campionato tronco, e così nel tavolo tecnico-sportivo si affronta anche il tema di cosa succederebbe in quel caso a scudetto, qualificazioni alle coppe e retrocessioni, fermo restando che su ciò decide il Consiglio Figc.

 

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