La stagione da urlo del Cast Brescia: è arrivata anche la Coppa Italia

Il momento più bello è quando le gocce di pioggia si mischiano alle lacrime di gioia. Il Cast Brescia torna da Firenze alzando la Coppa Italia Dilettanti e lo fa in una stagione che rimarrà nella storia, perché il titolo nazionale va a sommarsi a quello regionale e alla vittoria in campionato.

Un triplete in salsa bresciana per rendere indimenticabile l’oggi, non sapendo di fatto cosa accadrà domani. Il Cast regola il San Marzano 1-0, lo fa con un colpo di testa di Giangaspero che è il marchio di fabbrica degli uomini di Quaresmini: angolo dalla sinistra di Tognassi (partita monumentale la sua) e colpo di testa sul primo palo dell’attaccante. Come ad Imperia. Stesso schema, stessa resa. Eppure i bresciani erano arrivati da sfavoriti all’ultimo atto, visto anche il curriculum dei campani: campionato stravinto con 87 punti, 103 gol fatti, una sola sconfitta. E seguiti a Firenze da buona parte del paese, con tifosi nella tribuna scoperta e gli ultras con tanto di bandierone a coprire il settore in curva.

L'analisi

Il Cast è stato bravo in campo, il tecnico Quaresmini nelle scelte. Quindi il mix perfetto. Sotto una pioggia che non ha mai dato tregua, su un terreno in sintetico reso quindi modello «calcio saponato», l’allenatore ha preferito la concretezza di Gritti alla fantasia di Sodinha, in panchina per tutto il match, il quale forse avrebbe trovato difficoltà in una partita trasformatasi presto in battaglia da spadone e palloni alti. E così il Cast non solo ha imbrigliato gli avversari, ma di fatto li ha resi quasi inoffensivi. Capaci sì di avere un buon possesso palla, a volte anche il predominio del gioco, ma quasi mai pericolosi dalle parti di Chini. E allora il pensiero che un colpo avrebbe deciso il match si è fatto strada, con Giangaspero a trasformarlo in realtà a 12 minuti dal novantesimo.

Il Cast arriva così a firmare il poker bresciano dopo i successi del Breno nel 1990, del Quinzano due anni dopo e del Salò nel 2004. Erano quasi vent’anni che la Coppa mancava, ritrovarla fa bene a tutto il calcio bresciano che dopo la promozione in B della FeralpiSalò e quella in C del Lumezzane, da ieri ha un motivo in più per festeggiare.

La partita

Parte bene il San Marzano, ma le occasioni sono del Cast. Al 6’ Gritti serve Marazzi che scalda le mani a Palladino, due minuti dopo Giangaspero vede la conclusione messa in angolo da un difensore. Al 10’ ecco i campani: punizione velenosa di Armeno che Chini mette in angolo. Vola anche qualche colpo di troppo e a farne le spese è Marazzi: manata in faccia, labbro aperto e oggi punti di sutura per chiudere la ferita. Quella che comunque non impedisce al centrocampista di lottare come un leone, che quasi si carica dopo la botta.

Il Cast però arretra un po’ il baricentro, diventa meno pericoloso, ma resta sempre ordinato e concentrato, nonostante Camara sia la spina nel fianco, perché quando parte palla al piede diventa difficile fermarlo. L’occasione vera per il San Marzano arriva nel finale del primo tempo, ma Castagna tutto solo mette fuori di testa.

Il Cast riordina le idee nella ripresa anche se la palla gol vera nella prima mezz’ora è ancora del San Marzano: si vede per la prima volta il temuto Prisco, la cui incornata termina di pochissimo sul fondo. È una sorta di sveglia per il Cast che al minuto 33 trova la rete che vale il trionfo con il già descritto colpo di testa di Giangaspero (che su azione fotocopia sfiora poi anche il 2-0) su angolo di Tognassi. Il quale poi con Giosa, quando a quel punto la gara si trasforma in mezza rissa, diventa il pilastro a cui il Cast si affida fino al 90’ e poi nel recupero. E dare spazio ai fumogeni, ai coriandoli, ai cori dei tifosi arrivati da Brescia. Per un’impresa oggi, in attesa di capire ora cosa accadrà domani.

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