Basket

La Germani sogna con i gemelli diversi Gabriel e Petrucelli

Prove solide dei due Usa nella serata da «umano» di Della Valle: Brescia ha sempre più opzioni
L'ala grande Kenny Gabriel della Germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
L'ala grande Kenny Gabriel della Germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
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Dipendere da Della Valle - top scorer e miglior giocatore italiano della serie A - è un bel dipendere. Ma vincere e convincere in una serata in cui la guardia di Alba sveste momentaneamente i panni dell’extraterrestre per indossare gli abiti civili del «semplice» ottimo giocatore è ancora meglio. Così, la Germani aggiunge un altro tassello al mosaico che raffigura una squadra sempre più completa, consapevole e solida, nonché di fatto pronta a tagliare il primo traguardo della stagione. Ossia l’accesso alla Final Eight di Coppa Italia. In attesa che tutte le contendenti abbiano disputato i 15 match della fase ascendente, la Pallacanesto Brescia è sesta con sette vittorie e altrettante sconfitte, e dopodomani, giovedì, al PalaLeonessa, contro Pesaro, dovrà completare l’opera.

Le buone notizie arrivano, come si diceva, dall’altra sera, e da quel netto successo su Brindisi (88-67), il terzo in striscia, maturato nonostante la prestazione «buona, ma normale» di Della Valle: 16 punti costruiti senza mai andare a bersaglio col tiro da tre (0/6). Ogni volta che vince in modo diverso dal solito, una squadra diventa sempre più tridimensionale. E, così, il successo su un’Happy Casa comunque molto fiaccata dal lungo stop per maxi-focolaio Covid restituisce nuovi protagonisti che coach Magro ha saputo cavalcare. E che, si spera, possono confermarsi tali in futuro. Non solo nella cruciale gara contro la Carpegna, ma anche nel resto di una regular season che per i biancoblù si fa sempre più promettente. Il top scorer, domenica sera, è stato Mitrou-Long, l’altro top player di Brescia. Che nelle ultime uscite aveva vestito i panni del fidato scudiero di Della Valle.

Decisive, nell’economia dell’incontro, le due triple realizzate da Long negli ultimi possessi del secondo quarto, che hanno fiaccato la resistenza dei pugliesi. Ma a rubare l’occhio sono state soprattutto le performance di Petrucelli e Gabriel. Che - citando il nome di un collettivo rap noto in Italia tra la fine dei Novanta e l’inizio degli anni Duemila - oggi si configurano un po’ come i Gemelli DiVersi della Germani. Petrucelli è ordine, abnegazione e dedizione in entrambe le metà campo. Le sue doti di difensore (a volte fin troppo) aggressivo e piovra recupera palloni sono note. Ma l’americano di origini italiane è un fattore pure nella metà campo offensiva. Con Napoli, a ottobre, lo si era apprezzato nella versione «3 & D», con un meraviglioso 5/5 da tre che aveva significativamente contribuito alla prima vittoria in campionato. Domenica è stato invece implacabile attaccante del ferro.

Gabriel, al contrario, è un fantasista della pallacanestro. Chiedere al «power forward» di Charlotte di avere un rendimento costante nei 40 minuti è chiedere troppo. Vive di fiammate e black-out. Grandi giocate, errori. Ma, ultimamente, le prime superano i secondi. E Kenny, oltre ad aver vissuto contro Brindisi la migliore serata dal punto di vista realizzativo da quando è a Brescia con 21 punti a referto, ha dato una considerevole mano in difesa, con quattro rimbalzi (a cui sono da aggiungere i tre offensivi), tre palle recuperate e due stoppate. Petrucelli e Gabriel aggiungono tridimensionalità a una squadra che, dovesse confermare questi standard di rendimento, potrebbe addirittura aspirare a candidarsi a un ruolo importante in questa stagione. No, ovviamente non quello di antagonista delle due superpotenze del torneo Olimpia Milano e Virtus Bologna. Ma a quello di leader dei club «normali».

Una posizione che poteva essere occupata dalla Reyer Venezia (per blasone e disponibilità economica), o da Brindisi e Sassari (per storia recente e dimensione europea, al pari di Treviso e Trento). Ma che nessuna di queste squadre, al momento, pare in grado di «accettare» fino in fondo. Già così, però, si galoppa troppo col pensiero. La Germani c’è, e insieme a Pesaro è la squadra più in forma del momento. Ma proprio Pesaro è la prossima avversaria, in un match cruciale, con in ballo il primo traguardo da tagliare. Meglio non sbagliare, soprattutto alla luce del fatto che Brescia viene da una stagione, la 2020-2021, totalmente priva di acuti.

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