Della Valle e Gabriel: la Germani coccola i «campioni d’inverno»

L'ultimo riconoscimento ad Amedeo Della Valle, giunto negli ultimi giorni del 2021, è arrivato dalla Lega Basket, che lo ha incoronato miglior giocatore italiano del campionato per il mese di dicembre, durante il quale ha viaggiato alla media di 24.5 punti a partita. Nelle ultime quattro gare disputate ha tirato con il 61% da due e con il 43% da tre.
Un'ulteriore stella da appuntarsi al petto, in un inizio di stagione semplicemente clamoroso. Può invece avere la funzione di un'ulteriore iniezione di fiducia il titolo con cui Kenny Gabriel ha chiuso il proprio 2021: la Lba lo ha identificato come il «defensive player of the month». La crescita dell'ala grande americana - il cui inizio di campionato era stato caratterizzato più da ombre che da luci - è evidente. In attesa che il lungo diventi sempre più un fattore a livello di fatturazione di punti, la Germani si tiene stretta la versione difensiva dell'ex Panathinaikos.

Che, attualmente, guida la classifica degli stoppatori del campionato, con 1.5 «inchiodate» a partita. Significativo anche il dato dei rimbalzi difensivi catturati (5.1 per game, in doppia cifra nelle ultime due uscite, è ottavo nella graduatoria generale, dominata da Henry Sims di Treviso con 6.8).
Numeri di dicembre alla mano, Brescia può quindi dirsi in possesso del miglior attaccante e del miglior difensore della serie A, per quanto riguarda l'ultimo segmento dell'anno solare che è appena terminato. Più in generale, alla luce delle recenti prestazioni, la Germani potrebbe addirittura essere idealmente incoronata squadra rivelazione delle ultime settimane: nel rapporto qualità-rendimento, i bilanci stanno iniziando a quadrare per davvero.
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Tornando ai due singoli in questione, come si diceva, se il rendimento di Della Valle è stata una costante dei primi tredici turni della regular season, quello di Gabriel è stato un crescendo. E qui le considerazioni da fare non sono solo di carattere tecnico. Perché Kenny, che si auto-definisce un giocatore d'energia, è un atleta estremamente spettacolare. Difensive o offensive che siano, le sue giocate non sono mai banali. Anzi, sono di quelle che sanno fungere da termometro delle partite: scaldano i compagni di squadra e i tifosi bresciani, e al contempo gelano gli avversari.
Dalle triple festeggiate in modo sempre diverso alle stoppate sottolineate da gesti altrettanto teatrali (se ne ricorda una celebrata afferrando una telecamera a bordo campo e stampando il suo viso sull'obiettivo). Il tutto, naturalmente, in attesa che il trentunenne di Charlotte ritocchi verso l'alto quel 30.9% da tre. Anche dalle sue performance da oltre l'arco, infatti, dipendono le future fortune di una Pallacanestro Brescia che, pur in grande crescita, non smette di aver bisogno di un "terzo violino" che le permetta un ulteriore salto di qualità.
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