Germani, tempi stretti per il mercato: va sciolto il nodo allenatore
Si allungano i tempi rispetto al previsto per ufficializzare il nuovo allenatore della Germani. Il ritorno a Milano di Giuseppe Poeta, da un certo punto di vista, ha colto di sorpresa la società biancoblù che ora si ritrova con poco tempo a disposizione e ancora meno opzioni. Per assurdo è stata proprio la cavalcata play off più lunga della storia bresciana, giunta addirittura sino alla finale scudetto, a pesare sia sulla scelta di Milano che sulle tempistiche della Germani.
Una visita sentita
Si è configurata così una sfortunata coincidenza con gli impegni personali e lavorativi di Mauro Ferrari che non ha potuto dedicare la giusta attenzione alla questione. Il numero uno di Germani spa ieri, in una visita programmata, ha incontrato Papa Leone XIV a cui ha anche donato una canotta personalizzata con il numero 8 del capitano biancoblù Amedeo Della Valle.
Al rientro, Ferrari dovrà risolvere alcune incombenze lavorative prima di potersi dedicare alla scelta del nuovo timoniere. Questo significa che si arriverà a ridosso, se non oltre, quel fatidico 30 giugno, data di riferimento per scadenze e rinnovi dei contratti, che rischia di avere un impatto anche sulla costruzione del roster.
Tempo di scelte

Nel frattempo, i collaboratori e consiglieri di Ferrari stanno lavorando per vagliare tutte le opzioni possibili. L’oramai ex assistente di Poeta, Matteo Cotelli, è stato indicato sin dal primo giorno come il candidato numero uno e lo è ancora oggi. Brescia sta valutando con attenzione anche la situazione di Massimiliano Menetti, che ha appena chiuso la sua esperienza allo Zalgiris Kaunas da vice di Trinchieri con la vittoria del campionato lituano.
L’ex allenatore di Treviso e Reggiana potrebbe decidere di seguire lo stesso Trinchieri nella sua nuova avventura (Dubai al momento l’opzione più quotata) o di ricongiungersi con quell’Amedeo Della Valle che fu proprio lui a lanciare in Lba nel 2014 e con cui ha raggiunto anche due finali scudetto (2015 e 2016).
Questione roster
Sullo sfondo lo staff bresciano sta valutando anche altre figure, magari meno in linea con la strada intrapresa, mentre non si può definitivamente escludere un eventuale colpo a sorpresa in pieno stile Ferrari. Un fattore che sta pesando come un macigno sul mercato della Germani, in particolare su quello degli italiani che continua ad avere tempi ridotti e margine di manovra sempre più stretto.
Si tratta di una questione ben nota, che già l’estate scorsa ha rischiato di minare la costruzione biancoblù, ma a questo giro Brescia ha il vantaggio di avere sotto contratto il miglior italiano del campionato in carica e Joseph Mobio che ha dimostrato di valere la categoria dopo tanti anni di gavetta in A2. Restano da valutare le posizioni di Cournooh e Ferrero con il primo che interessa a diverse squadre (Verona in primis) e il secondo che potrebbe rimanere, ma solo nella stessa veste di allenatore aggiunto dell’ultima stagione.
Movimenti e rumors
In ottica però di dare maggiore profondità alla Germani servirà almeno un inserimento di qualità nel pacchetto italiani. Si può già escludere Severini, accasatosi a Reggio, Pecchia che è passato a Tortona, Giovanni De Nicolao che ha firmato con Venezia e Giovanni Veronesi con Cremona. Dalla Laguna arrivano due nomi caldi del mercato come Davide Moretti e Davide Casarin, con il secondo che ha caratteristiche più adatte alle necessità di Brescia. A proposito di profili ottimali per la Germani, Riccardo Rossato potrebbe non rientrare più negli ambiziosi piani di Trapani.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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