Germani a metà del doppio guado e alla caccia dell’identità

Oggi test con Cremona, poi si fa sul serio. Anche il gioco è in una fase di transizione
Germani in campo - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
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La Germani è esattamente a metà del guado. Tra un’amichevole, quella persa a Tortona 81-75 giovedì, e l’altra, ossia quella che disputa oggi, alle 20, al PalaBertocchi di Orzinuovi, contro Cremona. Ma anche a metà del guado tra la fine della pre-season e il primo, già importantissimo impegno ufficiale, in programma alle 18 di sabato 27 all’Unipol Forum di Milano, che coincide con la semifinale di Supercoppa contro Trento.

La Pallacanestro Brescia si trova «a metà» anche da una prospettiva più sottile. Da un lato (per nove decimi, più due Under diversi e Matteo Cotelli al posto di Peppe Poeta) c’è la miglior squadra della storia del basket nella nostra città, risultati alla mano. C’è la sua identità, c’è tutto ciò che l’ha resa unica. Certo, unica in un anno straordinario, fatto di incastri poco prevedibili che hanno reso possibile il raggiungimento della finale scudetto. Dall’altro c’è quello che questa squadra fantastica è chiamata a essere nell’immediato futuro. Stando alle parole dell’allenatore stesso, l’obiettivo è che sia un mix tra le certezze acquisite nel 2024-2025 e alcune novità.

«Anche con l’aiuto della second-unit, ossia con i giocatori che escono dalla panchina – ha affermato Cotelli a Tortona, in riferimento alla presenza contemporanea sul campo di Mobio, Burnell e Ndour – l’idea è quella di dare alla squadra fisicità e atletismo. Non sappiamo per quanto potremo provare a giocare in questo modo, ma è un’arma che vogliamo avere. Dobbiamo battere il chiodo sulla difesa e vorrei che il gruppo, nell’arco di tutti i 40 minuti, riuscisse a essere sempre aggressivo nei primi secondi del possesso. Ce la facciamo già, ma andiamo a sprazzi».

Coach Cotelli - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Coach Cotelli - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Passato e futuro

Uno dei nodi è proprio quest’ultimo. Brescia è stata la squadra più intelligente, o almeno una delle più intelligenti, della stagione 2024-2025. Ha vinto partite – ha vinto l’intera serie con Trapani – domando il ritmo degli avversari, giocando con calma, costruendo con relativa pazienza il tiro migliore, anche a difesa schierata. L’evoluzione naturale è proprio quella chiamata da Cotelli. Fare «quello che si faceva», ma anche qualcos’altro, quando serve. Ossia difendere, rubare palla o catturare un rimbalzo, e poi attaccare il campo con rapidità.

Massinburg durante un allenamento - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Massinburg durante un allenamento - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Ci possono riuscire Rivers, Burnell, forse meglio di tutti Massinburg. Ma la sensazione è che i meccanismi, in questo senso, siano ancora da oliare (a Tortona 9 palle perse nel primo tempo). E che la sfida più difficile sia davvero non perdere la dimensione del qi cestistico, qualità di cui questa squadra abbonda (Ivanovic, Della Valle, Burnell, Ndour, Bilan...). Quest’ultimo non si deve nemmeno allenare, la Germani lo possiede. Ma non va dissipato. L’attitudine a correre sì, è un’abitudine da forgiare. E, tra questo nuovo equilibrio, i biancoblù sembrano davvero a metà del viaggio.

«Con la partita con Cremona chiudiamo la nostra pre-season – afferma Cotelli –. È stato un mese intenso in cui i ragazzi si sono applicati al massimo per farsi trovare pronti per l’inizio della stagione. Sarà un’altra partita importante per fare altri passi avanti e lavorare sui dettagli. La nota positiva è che potremo contare nuovamente su Cournooh che, nelle ultime due partite, abbiamo tenuto fermo a scopo precauzionale a causa di un affaticamento muscolare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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