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Basket, Kenny Hatch il play dalla California a Lumezzane

Lo statunitense macina canestri nell’Olimpia di seri C, dopo i problemi legati al Covid e ad un procuratore fasullo
Kenneth Hatch, detto Kenny, in azione con l'Olimpia Lumezzane
Kenneth Hatch, detto Kenny, in azione con l'Olimpia Lumezzane
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Che ci fa nel quarto campionato nazionale di basket un ragazzo della California cresciuto nell’Università del Texas e tifoso dei Warriors? Sono state le note di un pianoforte a spingere tra noi Kenny Hatch, 27 anni, play dell' Olimpia Lumezzane, squadra rivelazione della serie C Gold,  fra le protagoniste della regular season. Quando era bambino lo suonava per lui la nonna - figlia di un nostro emigrante - e gli cantava le canzoni italiane. Sull’onda di quelle melodie, il piccolo sognava di conoscere le storie che avevano ispirato quegli indimenticabili capolavori e si è innamorato del nostro Paese.

Il presente tra Lumezzane e Gussago

Ora è diventato cittadino italiano, vive a Concesio assieme ad Alexis - sua prima tifosa - che sposerà la prossima estate, non sa rinunciare alla nostra cucina («la migliore del mondo») e con la sua simpatia si è guadagnato l’amicizia dei compagni di squadra che - grazie a lui - stanno migliorando l’uso dell’ inglese. «Ho imparato a capire la vostra lingua - spiega -, ma non la parlo ancora bene. In compenso conoscono molto bene la mia il coach Massimo Bianchi e gli altri giocatori. In campo, poi, nessun problema, ci comprendiamo a volo, il basket ha un linguaggio universale, e si inseguono gli stessi obiettivi». Hatch, a dire il vero, ne conosce solo uno: vincere. «Perché porsi limiti? Stiamo giocando un ottimo campionato, dal livello notevole, dove c’è una buona conoscenza del gioco». Hatch si allena tutti i giorni a Gussago (dove da anni ha trovato a casa l’Olimpia) e quando non è impegnato nel lavoro (ha creato una linea di abbigliamento e cura assieme al padre una società immobiliare) va alla scoperta delle bellezze italiane di cui sentiva parlare in casa. «Venezia è meravigliosa, come me la aspettavo. La scoperta è stato il lago di Garda, nasconde incanti e tesori dove meno te lo aspetti. E poi qui da voi mi piace il carattere socievole della gente, sempre pronta a darti una mano».

Hatch in azione in campo
Hatch in azione in campo

Gli inizi in Europa e l'arrivo mancato a causa Covid

Hatch, in realtà, doveva arrivare già due anni fa.  Sbarcato in Europa nel 2017, per due anni in Spagna ha vestito la maglia del Gijon, poi finalmente nel 2019 la possibilità - tanto attesa - di venire in Italia, dove si è allenato a Salerno e, per una breve parentesi, con Scafati. Quindi, la possibilità offertagli dall’Olimpia Lumezzane, purtroppo interrotta sul più bello perché dopo appena due settimane dopo il campionato fu interrotto dall’emergenza Covid e non è mai più ricominciato. «Quando l’attività è ripresa - ricorda il vicepresidente Francesco Papallo - Kenny era tornato in Spagna, ma non ci eravamo dimenticati di lui perché, pur in un breve periodo, aveva dimostrato qualità e capacità di sapersi mettere a disposizione di tutti». Così, la scorsa estate, quando l’Olimpia - nonostante la conquista dei play off - ha deciso per un rinnovamento quasi totale della rosa, ingaggiando, tra gli altri, il fortissimo argentino Martin Miguel Gandoy, si è rimessa in contatto  con quell’americano che in pochi giorni aveva subito legato con l’ambiente.

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I problemi con il finto procuratore e i pronostici Nba

Non sono state rose e fiori, perché - a sorpresa - nella trattativa si è inserito un sedicente procuratore, prima che la società riuscisse finalmente a trovare quello vero. «Siamo molto soddisfatti di Kenny - assicura Papallo -, è un giocatore serio e affidabile, non manca a un allenamento, è educato con i colleghi e rispettoso verso il coach». E ha un talento smisurato, capace di cambiare volto alle partite. Hatch vuole restare ancora a lungo in Italia, non nasconde ambizioni di ulteriori progressi in carriera, e non può - ovviamente - sottrarsi a un pronostico sulla Nba. «Mi fa impazzire la vostra attenzione per il nostro campionato, però non mi sorprende. Se ne parla in tutto il mondo e anche i miei compagni di squadra mi chiedono spesso se abbia o meno conosciuto questo o quel giocatore famoso. Chi vincerà? Sono ottimista, dopo l’inevitabile periodo di rinnovamento e il recupero di Thompson dopo il lungo infortunio, dico che Golden State è tornata». E, per fortuna, è tornato anche Hatch.

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