Vendemmia, il taglio del primo grappolo è all'ombra della Santissima

Nella Cantina Castello di Gussago di Sabrina Gozio la conferma per il Franciacorta: «Stagione ricca di soddisfazione»
L'inizio della vendemmia nella vigna della Cantina Castello di Gussago
L'inizio della vendemmia nella vigna della Cantina Castello di Gussago
AA

Taglio del primo grappolo della vendemmia 2023 a Gussago, in questa seconda settimana d’agosto, con una cerimonia e una conferenza stampa, che aprono una stagione di soddisfazione, per tutti i viti-vinicoltori. Una stagione ricca di qualità e di quantità. Il primo taglio dell’uva - a livello provinciale, nell’ambito dei soci di Confagricoltura - è avvenuto ieri, come in una prima teatrale, nel vigneto della Cantina Castello di Gussago, sullo sfondo scenografico della Santissima.

Sabrina Gozio, titolare della Cantina Castello di Gussago, condivide le sue impressioni. «Abbiamo vissuto un’annata singolare» dice. «A cominciare da questa primavera con temporali, piogge, anche molto frequenti, che non ci ha fatto dormire sonni tranquilli. Siamo stati molto fortunati - prosegue Gozio - perché abbiamo registrato episodi di grandine in piccole quantità. L’essere in difesa biologica, la grande attenzione e la tempestività nell’agire, inoltre, ci hanno portato ad avere una grandissima qualità e quantità di uva».

La vendemmia si sviluppa in modo graduale, iniziando dai vigneti più esposti al sole. Dei 21 ettari vitati totali - tutti sul territorio gussaghese - 4 in quota, terrazzati, sorgono attorno all’ex convento della Santissima. La zona di Gussago, caratterizzata da terrazzamenti su anfiteatri di colline, offre il terreno ideale per coltivare varietà pregiate come Chardonnay e Pinot Nero. Sabrina Gozio sottolinea l’importanza degli alti livelli di acidità per la produzione del Franciacorta, che richiede metodi classici di affinamento per lunghi mesi. La qualità e la sanità delle uve rappresentano una grande soddisfazione per la Cantina, che opera in regime biologico e punta alle 100mila bottiglie di produzione.

Sabrina Gozio e Gianluigi Vimercati
Sabrina Gozio e Gianluigi Vimercati

Gianluigi Vimercati, vicepresidente di Confagricoltura Brescia e viticoltore in Franciacorta, spiega così l’annata: «Le grandi escursioni termiche hanno favorito la maturazione delle uve. Fortunatamente la Franciacorta è stata graziata quasi completamente da gravi episodi, pensiamo alla grandine e alle forti piogge. Quantitativamente le stime sono sempre difficili da fare, sicuramente la vendemmia sarà migliore rispetto all’anno scorso e credo si ritorni al disciplinare Franciacorta, quindi ai 100 quintali per ettaro».

L’annata è stata particolare, con variazioni climatiche che hanno influenzato le diverse vigne della zona in modi diversi. La vendemmia si prospetta lenta e attenta, con una valutazione quotidiana in merito alla maturità delle uve. Giovanni Garbelli, Presidente di Confagricoltura Brescia, esprime la sua ottimistica aspettativa per questa vendemmia: «Grande merito per questa ottima produzione va dato all’attenzione agronomica che hanno avuto le nostre cantine». La vendemmia 2023, tra nuove sfide e tradizioni centenarie, si profila come un ritrovato canto alla terra e al lavoro dell’uomo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia