Treno deragliato a Iseo, la perizia: traversine marce causa dell'uscita dai binari

Gli accertamenti disposti dalla Procura confermano la prima ipotesi investigativa
I sopralluoghi lungo il tratto del deragliamento - © www.giornaledibrescia.it
I sopralluoghi lungo il tratto del deragliamento - © www.giornaledibrescia.it
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Ammalorate, marce, non correttamente manutenute. Per questo, al passaggio di un convoglio, hanno ceduto. Sono queste le conclusioni della perizia chiesta dal Sostituto procuratore Carlo Pappalardo e depositata in Procura nelle scorse ore sul tratto di binari ferroviari alle porte della stazione di Iseo sulla linea Brescia-Edolo in cui il 10 dicembre scorso si era verificato il deragliamento di un convoglio partito poco prima da Sale Marasino.

Nessuno in quell’occasione si era fatto male, le persone inizialmente contuse erano state visitate e medicate e non avevano poi riportato conseguenze, ma le indagini avevano messo in luce la complessiva pericolosità del tratto e la necessità di interventi urgenti per cui la porzione di linea compresa tra le stazioni di Iseo e Borgonato era stata posta sotto sequestro dal magistrato e il provvedimento era poi stato confermato dal Gip che aveva riconosciuto il «marciume registrato nelle traversine di legno attraversate dal treno al momento dello slittamento» una situazione che «vale a dimostrare il persistere di un pericolo serio e attuale di eventi potenzialmente disastrosi quale quello occorso». La circolazione ferroviaria era stata bloccata nel tratto per due settimane e poi era gradualmente ripresa fino a metà gennaio quando la linea, terminati i lavori, era tornata alla piena agibilità.

Nelle ore immediatamente successive all’incidente il sostituto procuratore Carlo Pappalardo aveva nominato dei propri consulenti per capire le cause del deragliamento che poteva avere conseguenze molto più gravi. Due dirigenti di Ferrovie Nord erano stati indagati.

Nei giorni successivi i tecnici nominati dalla Procura avevano eseguito i propri rilievi e nei giorni scorsi hanno consegnato l’esito del loro lavoro che, dalle prime informazioni disponibili, confermerebbe l’ipotesi del cedimento delle traversine che erano marce e ammalorate. I legali dei difensori si sono presi tempo fino a fine mese per esaminare il documento.

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