Le scuole primarie aprono le aule, ma le mense restano chiuse

Il problema si ripresenta ogni anno in tutta la provincia di Brescia e in Italia. L’assessora Frattini: «Noi siamo pronti, il nodo è il personale scolastico che serve per la sorveglianza»
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Scuola, una falsa partenza
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Ogni settembre al via dell’anno scolastico, puntuale come una campanella, il problema nelle scuole primarie si ripresenta. Il servizio mensa parte in ritardo rispetto al ritorno in aula degli alunni. Si tratta di una criticità non certo nuova, a Brescia così come nel resto d’Italia, ma non per questo meno urgente per le famiglie, che vedono sempre più l’avvicinarsi dell’avvio delle lezioni previsto per venerdì 12 settembre in quasi tutte le elementari della provincia.

E le primarie per far fronte al problema anche questa volta posticiperanno l’avvio del tempo pieno a quando sarà possibile garantire la mensa: in vari casi la data prescelta è lunedì 22 settembre. Ciò significa che i genitori dovranno andare a riprendere i figli all’orario di pranzo - alle 12.30 o alle 13 -, con tutte le conseguenze del caso anche in rapporto al tempo lavorativo.

La comunicazione

La principale causa della discrepanza tra avvio delle lezioni e servizio mensa - gestito per le scuole elementari pubbliche direttamente dai singoli Municipi - risiede «nel personale: gli istituti non sempre dispongono di un organico al completo quando inizia l’anno - spiega l’assessora alle Politiche educative del Comune di Brescia Anna Frattini - . Ecco perché le mense (il servizio in sé è appaltato a ditte esterne ndr) le attiviamo di volta in volta quando ci arriva la richieste del dirigente scolastico».

Come è facilmente intuibile infatti ogni pranzo degli studenti tra le mura della scuola richiede un’attenta e capillare attività di vigilanza, effettuata dalle singole istituzioni formative unicamente con personale interno. «Dove invece la mensa la gestiamo direttamente noi senza intermediazioni, cioè nei nidi - aggiunge Frattini -, questa comincia fin dal primo giorno, che quest’anno cadrà il 4 settembre, in anticipo di 24 ore rispetto al calendario regionale».

Il dirigente

Che la criticità fondi la sua origine negli organici è confermato anche dalle stesse istituzioni formative. Secondo Gaetano Greco, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Est 1 Santa Maria Bambina in città, «la mensa richiede la disponibilità del personale per la vigilanza. In provincia di Brescia, ad eccezione delle classi a tempo pieno che sono una percentuale ridotta, riusciamo ad erogare, con qualche difficoltà e usando l'organico dell’autonomia, 37,5 ore di servizio che comprendono un tempo mensa».

Secondo Greco «possono poi esserci tempi di nomina che non dipendono da noi. Ultimamente le operazioni sono state abbastanza tempestive, ma in passato abbiamo avuto esperienze di completamento che si protraevano più o meno a lungo. Questo spinge le scuole a prevedere prudenzialmente un orario provvisorio senza mensa per qualche giorno, perché non si è certi di disporre degli insegnanti per vigilare la pausa». In alcuni casi inoltre potrebbero anche influire cantieri estivi sui plessi non ancora conclusi. «Ad esempio al momento sono in corso dei lavori alla primaria Santa Maria Bambina - conferma il dirigente scolastico -. I programmi prevedono in genere la fine prima di inizio lezioni, ma si sa che i lavori edili e di risistemazione possono generare ritardo».

Ingresso anticipato

Parlando di servizi comunali a pagamento però non esiste solo quello di ristorazione. Anche i trasporti e l’ingresso anticipato nelle scuole «sono di nostra competenza - conferma l’assessora Frattini -. In questi casi però non ci sono problemi, con l’aiuto alle famiglie che ne fanno richiesta che parte fin dal primo giorno» o in quelli immediatamente successivi all’apertura delle aule. Diverso invece il caso dell’uscita posticipata, «che per le scuole primarie è di competenza dei singoli istituti, che lo gestiscono con le modalità da loro stabilite».

Vale la pena ricordare che l’iscrizione ai servizi mensa, trasporti e ingresso anticipato è possibile durante tutto l’anno scolastico, sia online sia di persona agli uffici comunali preposti. L’adesione entro la data di scadenza permette però di avere una posizione privilegiata nelle liste d’attesa, utilizzate per formare le graduatorie: in alcuni casi infatti la mensa si svolge su due turni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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