Scuola

Scuola, manifestazione nazionale il 26 settembre

I sindacati: «Il Paese non può permettersi di ripartire con un'offerta formativa al ribasso, per ritardi e insufficienza delle risorse»
Manifestazione a Montecitorio, Roma (2 settembre) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Manifestazione a Montecitorio, Roma (2 settembre) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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I sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams prenderanno parte alla manifestazione indetta dal Comitato «Priorità alla scuola» che si terrà sabato 26 settembre a Roma, «per riaffermare il ruolo centrale e prioritario della scuola e della conoscenza come condizione di crescita del Paese e per denunciare ritardi e incertezze che accompagnano l'avvio dell'anno scolastico, rischiando di comprometterne la riapertura in presenza e in sicurezza, obiettivo principale dell'azione sindacale condotta nella prolungata fase di emergenza». 

«Ma il Paese - affermano - non può permettersi di ripartire con un'offerta formativa al ribasso, a causa dei ritardi e dell'insufficienza delle risorse. Serve un'inversione di rotta nelle politiche pubbliche, da orientare con decisione a sostegno dello sviluppo attraverso scelte mirate di forte investimento nei settori strategici, a partire dall'istruzione e formazione, fattori indispensabili per il rafforzamento del tessuto democratico e la ripresa del Paese. La crisi determinata dalla pandemia rende ancor più indispensabile un radicale cambio di paradigma sociale-economico-politico, che la conoscenza ha il compito di orientare nella direzione di una cittadinanza attiva, intesa come capacità di prendere parte ai processi di trasformazione, avendo come fondamento d'azione i valori della democrazia, della sostenibilità ecologica, della pace».

A giudizio dei sindacati, «servono provvedimenti urgenti per garantire da subito a tutte e a tutti il diritto all'istruzione, al lavoro, alla salute e, accanto a questo, investimenti per riqualificare il sistema pubblico di istruzione, per innalzare i livelli di conoscenza, rafforzando ed estendendo il diritto allistruzione e alla formazione; è il momento di fare scelte coraggiose per combattere disuguaglianze, dispersione, precarietà, destinando parte consistente dei fondi Next Generation Ue, cosiddetto Recovery fund, ai luoghi dove le prossime generazioni dovranno crescere e formarsi».

«La piazza del 26 settembre ci vedrà insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, con gli studenti, le famiglie, i cittadini, per affermare e difendere la nostra idea di scuola, organo costituzionale e pilastro della democrazia, sulla cui valorizzazione si giocano la credibilità e il futuro dell'intero Paese», concludono Francesco Sinopoli (Cgil), Maddalena Gissi (Cisl), Pino Turi (Uil), Elvira Serafini (Snals) e Rino di Meglio (Gilda).

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