Inizia la maturità per 9.500 studenti bresciani: domani la prima prova

Finalmente ci siamo. Quella che viene stasera sarà davvero la «notte prima degli esami» per quasi 9.300 studenti che hanno frequentato l’ultimo anno nelle scuole superiori bresciane e che si preparano ad affrontare la maturità. A queste ragazze e questi ragazzi si aggiungono all’incirca altri 300 candidati esterni, che portano così complessivamente ad oltre 9.500 il numero dei maturandi nella nostra provincia.

Considerato che i candidati all’esame di Stato sono quest’anno poco più di 77mila in Lombardia (524mila in tutta Italia), è evidente che Brescia rappresenta una quota davvero importante di maturandi sul territorio regionale.

La maturità 2025 ricalca, in sostanza, la formula del 2024, ma con alcune novità, di cui la principale concerne il requisito del voto di condotta per l’ammissione all’esame: come da ordinanza ministeriale, è stata applicata la non ammissione all’esame di Stato nel caso in cui la valutazione del comportamento dello studente fosse inferiore a 6/10, a prescindere dalle votazioni riportate nelle varie discipline. Non solo: il punteggio massimo di fascia nel credito scolastico è stato attribuito solo agli studenti che hanno riportato almeno 9/10 nel comportamento; fattore che andrà poi ad influenzare il voto finale.

Scritti

Man mano passano le ore, dunque, alle prese con gli ultimi ripassi crescono l’ansia e la tensione per quella che, per molti, si presenta come la prima grande sfida, una sorta di rito di passaggio verso l’età adulta. Gli esami prenderanno il via domani (mercoledì 18), alle 8.30, con la prima prova scritta, mentre giovedì 19 si terrà la seconda prova, specifica per ciascun indirizzo di studio. La prima prova si svolge con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore.

I candidati possono scegliere fra tipologie (analisi del testo, testo argomentativo, tema di attualità) e tematiche diverse: saranno messe a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, economico e tecnologico, sociale. I ragazzi possono, liberamente, scegliere fra le sette tracce quella che ritengono sia più adatta alla loro preparazione e più consona ai loro interessi.

La prova, come specifica il Ministero dell’istruzione e del merito, può essere strutturata in più parti: ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.

La seconda prova, in programma dopodomani alla stessa ora, riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi (per esempio Latino al Classico, Matematica allo Scientifico). Per gli istituti professionali, il Ministero ha predisposto una prova calibrata non sulle discipline, ma sulle competenze in uscita e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo, a partire da una traccia di riferimento (nazionale) e che poi viene declinata dalle commissioni in base allo specifico percorso formativo attivato dalla scuola.

Orali

Dopo i due scritti, e con calendari che possono essere differenti a seconda dell’istituto, inizierà la parte orale, ovvero il colloquio, che riguarda anche l’insegnamento trasversale di Educazione civica e le esperienze svolte nei Pcto-Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (per questi ultimi mediante una breve relazione o un lavoro multimediale).

Il colloquio, che prende il via da uno spunto iniziale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema), è connotato da una forte valenza pluri e interdisciplinare in quanto lo studente, oltre a dimostrare di aver fatto propri i contenuti e i metodi delle singole discipline, deve anche saper utilizzare le conoscenze acquisite per operare opportuni collegamenti ed argomentarli in maniera critica e personale.