Nuovo polo di Neuropsichiatria del Civile, posata la prima pietra
È stata una mattinata di simboli e concretezza quella vissuta oggi in via Nikolajewka 20, a Mompiano, dove è stata posata la prima pietra del futuro polo di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell'adolescenza della Asst Spedali Civili. Alla cerimonia hanno preso parte il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e gli assessori Simona Tironi, Giorgio Maione e Guido Bertolaso, accompagnati dal direttore generale Luigi Cajazzo e dal direttore sociosanitario Enrico Burato. Per il Comune di Brescia presente l’assessore al Welfare Marco Fenaroli.
Con un investimento regionale da 13 milioni di euro prende così forma un progetto ambizioso che guarda al futuro con occhi nuovi: non solo un centro sanitario ma uno spazio pensato per accogliere, curare e accompagnare i bambini e i ragazzi in un percorso di vita personalizzato. Il nuovo polo, completamente immerso nel verde, sarà ecosostenibile - un Near zero energy building, capace cioè di autosostenersi dal punto di vista energetico - e innovativo sia nell’architettura che nei contenuti clinici e terapeutici.
Il presidente
«Sarà un luogo dove la medicina si fa vicina, attenta, costruita sulle esigenze della persona e integrata con il territorio - ha detto Fontana -. Una struttura dove prenderanno forma percorsi per la diagnosi, la terapia e la riabilitazione dei disturbi neuropsichiatrici e neurocognitivi in età evolutiva, con spazi moderni e accoglienti per bambini, adolescenti e famiglie». Ci saranno un giardino sensoriale, ambienti per la riabilitazione delle autonomie quotidiane, laboratori di realtà virtuale e teleriabilitazione, sale per terapie di gruppo e percorsi dedicati a disturbi specifici come quelli del comportamento alimentare.

Il progetto, pensato per adattarsi alle nuove sfide della salute mentale giovanile, prevede anche un Centro diurno che permetterà ai ragazzi con fragilità psicopatologiche di essere seguiti senza allontanarli dal contesto familiare, e uno Spazio adolescenti in cui neuropsichiatri infantili e psichiatri lavoreranno in equipe integrata. Tutto all’interno di un edificio che manterrà la metratura esistente - circa 4.000 metri quadrati - ma sarà completamente riqualificato: il corpo con le iconiche «cupole» verrà demolito e ricostruito con una nuova pianta a elle, mentre la parte a corte sarà adeguata sismicamente e ripensata negli spazi interni.
I lavori sono stati affidati al raggruppamento temporaneo di imprese Termotecnica Sebina e Duci con conclusione prevista per la primavera del 2027. «Un’opera che fa della sinergia tra sanità, architettura, tecnologia e natura il proprio punto di forza - ha sottolineato il dg Cajazzo - e che promette di diventare un vero modello di riferimento a livello europeo per la neuropsichiatria infantile».
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