Giardino sensoriale e realtà virtuale: il nuovo polo di Neuropsichiatria infantile a Brescia

Prende forma il nuovo Polo territoriale nella struttura di via Nikolajewka, a Mompiano, finanziato con 13 milioni da Regione Lombardia
Il rendering per il progetto del nuovo Polo per la Neuropsichiatria che sorgerà a Mompiano - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il rendering per il progetto del nuovo Polo per la Neuropsichiatria che sorgerà a Mompiano - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Una «casa» per far sentire a casa i bimbi e gli adolescenti seguiti dall’unità operativa di Neuropsichiatria infantile dell’Asst Spedali Civili, una volta dimessi dal reparto e bisognosi comunque di un percorso di cura e riabilitazione.

Prende forma il nuovo Polo territoriale per la Neuropsichiatria nella struttura di via Nikolajewka, a Mompiano, finanziato con 13 milioni da Regione Lombardia (delibera di giunta del 2021) il cui progetto definitivo è stato presentato agli operatori e ai rappresentanti delle associazioni dei pazienti, alla presenza del presidente della Regione, Attilio Fontana, accompagnato dal direttore generale del Civile, Massimo Lombardo.

Innovazione

«Non sarà solo un nuovo edificio - ha commentato da direttrice della Neuropsichiatria del Civile, Elisa Maria Fazzi - ma un polo innovativo in cui declineremo alcune parole chiave che la pandemia ha portato in primo piano: medicina di prossimità, innovazione, nuove tecnologie, integrazione del trattamento con gli ambienti di vita. Il Polo permetterà di sgravare l’ospedale spostando alcune attività, alzando allo stesso tempo la qualità della cura territoriale».

Da sinistra, il dg Lombardo, la dott. Fazzi, il governatore Fontana e il dott. Magrini al Civile - Foto © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra, il dg Lombardo, la dott. Fazzi, il governatore Fontana e il dott. Magrini al Civile - Foto © www.giornaledibrescia.it

Quattro gli ambiti d’intervento, che corrispondono a patologie esplose con la pandemia: disturbi del neurosviluppo (spettro autistico, Adhd, disabilità complesse), disturbi del comportamento alimentare, disturbi del comportamento, e transizione all’età adulta «per trasferire gli adolescenti alla medicina dell’adulto in un’ottica di continuità».

Come sarà articolata la struttura

Nel dettaglio, la nuova struttura ospiterà al piano terra il polo per i disturbi del neurosviluppo, con un giardino sensoriale e un appartamento per l’abilitazione alla vita quotidiana; ci sarà il laboratorio per l’uso della realtà virtuale in riabilitazione, e quello per la teleriabilitazione. Al primo piano il centro diurno per gli adolescenti, che permetterà di ridurre le degenze; e il centro per i disturbi del comportamento alimentare, con le Mac (macroattività ambulatoriali complesse) e la possibilità di seguire i pazienti quotidianamente con pasti assistiti e terapie psicologiche di gruppo e per i genitori, e ridurre anche qui la degenza.

L’Unità operativa segue 11mila pazienti l’anno, con 78mila prestazioni ambulatoriali. Resteranno in ospedale i 16 posti di degenza (con il 108% di occupazione), il centro per l’epilessia, la neuroftalmologia e la neurologia neonatale.

Sostegno

Oltre ai 13 milioni per la struttura - ha ricordato Simona Tironi, vicepresidente della Commissione sanità al Pirellone - la Regione ha deliberato per Brescia 600mila euro per la legge sui distrurbi alimentari, da investire sul personale. «Il polo sarà uno strumento concreto per rispondere a un bisogno emergente di tante famiglie».

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia