Politiche, una campagna elettorale anomala e senza temi

Mancano due settimane alla fine della campagna elettorale più anomala della storia repubblicana e forse è una fortuna. È incredibile come il dibattito pubblico sia stato dominato da temi quasi esogeni alla sfida tra i partiti. Lo è stato fino ad oggi e forse lo sarà forse oltre il 25 settembre. Il tema dei rincari delle bollette tocca tutte le famiglie italiane, tutti gli elettori, e discende dalla crisi energetica che va affrontata a livello europeo; ma questa crisi a sua volta discende dalle tensioni internazionali deflagrate all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina e alla sempre più evidente contrapposizione tra le democrazie occidentali e le autocrazie.
Campagna elettorale narcotizzata: i rischi
È evidente che di fronte ad uno scenario così complesso con implicazioni globali, l’azione dei candidati al Parlamento, ma anche quella degli stessi leader dei vari partiti è completamente vincolata. La campagna elettorale in definitiva è quasi narcotizzata dalla complessità del momento e non lascia il segno: l’impressione è che l’elettore che deciderà di recarsi alle urne lo farà quasi come riflesso condizionato, forse per abitudine o per fede. Il rischio evidentemente è un aumento dell’astensionismo e un ulteriore distacco dalla politica che produrrà sempre crescenti recriminazioni nei confronti dei governanti che dal giorno dopo il voto saranno di nuovo additati come troppo lontani dal popolo o come casta.
Difficile incidere in questa campagna elettorale, quasi impossibile muovere fasce di elettorato da uno schieramento all’altro. I leader fanno comizi in cui parlano esclusivamente ai propri simpatizzanti. Negli ultimi sette giorni sono passati da Brescia nell’ordine: Carlo Calenda, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Enrico Letta.
Il duo Calenda-Renzi ha il vantaggio competitivo della fase generativa del proprio soggetto politico e per questo motivo il leader di Azione anche a Brescia ha puntato su concretezza e novità: «Siamo quelli che faranno accadere le cose». L’ex premier e leader di Italia Viva è passato da Brescia e si è presentato davanti al termovalorizzatore: «Siamo l’Italia del sì, solo con le infrastrutture il Paese può crescere».
Salvini nel suo tour bresciano di domenica è tornato a parlare di «30 miliardi per coprire i costi delle bollette per imprese e famiglie», oltre a ribadire i suoi distinguo rispetto alla linea euroatlantica. Infine Enrico Letta, ieri sera a Brescia, ha parlato il pericolo democratico di una vittoria del centrodestra.
I destini sospesi dei candidati territoriali
Attorno ai leader nel corso delle loro iniziative fanno capolino i vari candidati territoriali: chi è sicuro di essere eletto, chi spera fino all’ultimo con il cervellotico Rosatellum in un rimbalzo favorevole dell’algoritmo per il plurinominale e chi usa queste elezioni come vetrina magari per una scadenza elettorale futura (nel 2023 in Lombardia ci sono le Regionali e in Brescia anche le Comunali). Sta di fatto che al di là di banchetti dei militanti con la comparsa dei candidati, il resto della campagna elettorale si consuma in conferenze stampa in cui gli aspiranti parlamentari si presentano.
Nel merito non si parla di niente
E con questo ritmo rischiano di consumarsi le ultime due settimane pre elettorali: nel merito non si sta parlando di niente. Il dibattito più eccitante degli ultimi giorni è stato lanciato, più per fair play che per convinzione, da Giorgia Meloni: un’ipotetica bicamerale per le Riforme. La reazione dell’opinione pubblica è stata gelida, almeno tanto quanto rischia di essere l’inverno europeo con i gasdotti chiusi. Il punto è che la leader di Fratelli d’Italia ha capito benissimo che non le serve dare un programma, le basta usufruire dell’abbrivio garantito al partito considerato vincente da parte di quall’ampia fascia di elettorato mobile che ad ogni elezione sceglie il favorito del momento. Lo si è visto nel 2014 con il Pd di Renzi nel 2018 con il M5s e nel 2019 alle Europee con la Lega. Le campagne elettorali rischiano di diventare tutte scontate.
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