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«Fare rete, fare rete»: guardiamo a Bergamo con ammirazione

Oltre 40 realtà aziendali, universitarie, bancarie e di ricerca utilizzano il parco di via Stezzano come laboratorio a cielo aperto
Il Km Rosso visto da sud con i complessi delimitati dal muro rosso sulla A4
Il Km Rosso visto da sud con i complessi delimitati dal muro rosso sulla A4
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Ancor prima della sua maestosità colorata, il Kilometro Rosso di Bergamo colpisce per la lungimiranza dell'idea che sta alla base. È datato 2002 il progetto che porta la firma dell'architetto francese Jean Nouvel, 2004 invece l'anno d'inizio della prima attività di ricerca targata Brembo e Daimler (il gruppo tedesco proprietario del marchio Mercedes).

Anticipando quello che diventerà un diktat imprescindibile, il fare rete, quando il concetto di Industria 4.0 giaceva sotto le ceneri di una crisi economica ancora da affrontare, a due passi dal centro di Bergamo nasceva quello che per tutta la Lombardia è l'hub tecnologico per antonomasia.

Oltre 40 realtà aziendali, universitarie, bancarie e di ricerca utilizzano il parco di via Stezzano come laboratorio a cielo aperto. Automotive e medicina, meccatronica e formazione di manager, la trasversalità e la multidisciplinarietà sono il grande valore aggiunto della muraglia rossa che costeggia l'autostrada A4. Per chiunque sogni di unire le forze in un progetto comune, il parco scientifico e tecnologico del capoluogo orobico è l'esempio al quale guardare con ammirazione, come ad un fratello maggiore che nella vita ha raggiunto risultati eccezionali.

 

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