Qualità della vita «sanità»: domani in edicola e online l’inserto GdB

Undici gli indicatori analizzati nell'inserto del GdB che in questa seconda uscita monotematica si concentra sulla sanità pubblica. Domani la presentazione in diretta streaming
Lo spin-off monotematico di Qualità della vita è dedicato alla sanità
Lo spin-off monotematico di Qualità della vita è dedicato alla sanità
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In un momento storico in cui la Sanità sta cambiando per rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più attempata e alle prese con malattie croniche, lo spin off monotematico di Qualità della vita è dedicato alla sanità. L’inserto targato GdB uscirà domani, venerdì 23 maggio, in edicola e online sul nostro sito, con l’obiettivo, partendo dai dati, di scattare una fotografia sulla condizione della sanità bresciana e chiarire e argomentare alcuni concetti chiave.

Alle 17 del 23 maggio è in programma la presentazione del nuovo focus monotematico in Sala Libretti, in un incontro che è solo su invito ma che si può seguire in diretta streaming.

Cosa c’è nell’inserto

Qualità della vita «sanità» è composto da due anime. C’è una parte scientifica, a cura del nostro ricercatore Elio Montanari, che offre uno spaccato attuale su undici tematiche di grande interesse. Si pensi, ad esempio, alla copertura del territorio da parte dei (pochi) medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. O all’aumento del numero di farmacie (e dei servizi che le stesse erogano ai cittadini). E ancora: lo stato dell’arte delle Case di Comunità (una su due è attiva, ma non è detto che sia già completa) e degli Ospedali di comunità.

La mappatura dei servizi per gli anziani e per le persone con disabilità (che vedono la Valcamonica brillare per numero di posti a disposizione in rapporto alla popolazione). Le distanze di ciascun paese dal pronto soccorso più vicino (che sono massime, per Magasa, oltre un’ora, Tremosine e Valvestino). Per concludere con un focus sui veterinari e gli ambulatori per il benessere degli animali e, indirettamente, dell’ambiente e dell’uomo.

Le interviste

A questa anima fatta di dati raccolti sul territorio grazie alla disponibilità di realtà come le Ats e le Asst ed elaborati dal nostro ricercatore Montanari, se ne aggiunge un’altra. Sono le voci di chi è al lavoro ogni giorno per migliorare le cose e tradurre, nel concreto, il modello di Sanità di prossimità.

Partiamo con l’intervista alla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, che tocca temi come la sperimentazione della Riforma della disabilità avviata – non senza problemi – nel Bresciano e le iniziative intraprese per aiutare chi aiuta. Con l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso abbiamo trattato tempi spinosi come i continui problemi del sistema informatico in uso ai medici di famiglia, le liste d’attesa, l’avvio del tanto annunciato Cup unico regionale e le aggressioni al personale. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ci ha invece aiutato a far luce, con numeri e considerazioni, su argomenti altrettanto delicati come la spesa sanitaria «out of poket» (oltre mille euro l’anno per i lombardi) e la migrazione sanitaria verso altre regioni. Stringendo il focus sulla situazione locale abbiamo completato il lavoro dando voce a presidenti di Ordini professionali così come a medici e pediatri.

Il futuro

È stata l’occasione per tornare sul pesante problema della carenza di infermieri (nel Bresciano ne mancano mille) con tutto ciò che comporta. Si pensi, ad esempio, alla chiusura temporanea dell’Ospedale di comunità di Prevalle motivata dalla necessità di consentire al personale, infermieri in primis, di fare le ferie.

Abbiamo, poi, puntato lo sguardo al futuro. In provincia si discute della sorte dell’ospedale di Desenzano (Bertolaso ha riferito di recente che tutte le possibilità sono ancora percorribili), preoccupa la situazione del presidio di Gavardo e si lavora per dar corso all’idea di un nuovo ospedale a Chiari, che vede d’accordo i 44 sindaci del territorio.

In città, invece, proseguono i lavori che porteranno la Poliambulanza ad aprire, entro Natale 2026, la nuova torre (polifunzionale) delle degenze. E il Civile ha avviato una gara internazionale per individuare chi progetterà l’ospedale del futuro. O meglio la maxi riqualificazione e riorganizzazione (per intensità di cura) del grande presidio su pilasti come l’innovazione, la sostenibilità e la connessione con territorio e università. Il rettore dell’UniBs Francesco Castelli ci ha offerto una riflessione su come cambierà la formazione.

Tra le pagine, poi, è emersa più volte la necessità di salvare (riformandolo) il Servizio sanitario. Salvaguardando, come sottolinea il presidente dell’Ordine dei Medici Germano Bettoncelli, principi istitutivi come l’universalità e l’equità.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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