Sicurezza a Brescia, Fratelli d’Italia ha raccolto 1.371 firme

Dalla riorganizzazione del comando di Polizia locale alla dotazione di taser agli agenti. Sono solo alcune delle proposte contenute nella petizione popolare a tema sicurezza firmata Fratelli d’Italia che in quattro mesi ha raccolto 1.371 firme tra i residenti in città. A rendere noto il numero delle sottoscrizioni, ritenuto «straordinario» dagli stessi promotori in quanto raccolte in soli 4 mesi, sono stati i componenti del Gruppo consiliare di FdI, insieme al Coordinamento cittadino, che oggi alle 14 ha depositato le firme all’Ufficio Protocollo del Comune.
Presenti alla conferenza stampa, andata in scena per strada fuori dalla Loggia, il capogruppo Mattia Margaroli, i consiglieri Carlo Andreoli (anche coordinatore cittadino), Nini Ferrari e Mariachiara Fornasari, e Pietro Di Sabato del Coordinamento cittadino del partito di Giorgia Meloni.
Le critiche e la situazione
«In questi quattro mesi abbiamo fatto 10 gazebo tra il centro e i quartieri periferici, ascoltando le esigenze dei cittadini, che come noi credono che la città non sia sicura – ha spiegato Andreoli –. Credo sia un numero straordinario, perché raggiunto in pochi mesi di lavoro. Abbiamo girato punti nevralgici della città: da corso Zanardelli a San Polo e tra gli altri nei quartieri Badia e Lamarmora. In questi 2 anni e mezzo di Giunta Castelletti la Commissione Sicurezza è stata quella più sollecitata, ma raramente convocata: speriamo che queste firme possano essere uno stimolo. Purtroppo c’è una petizione sullo spaccio e degrado in Corso Garibaldi, che aveva raccolto quasi 500 firme, ferma da un anno in Commissione. Le istanze che proponiamo, tra cui anche la presenza di più pattuglie nelle fasce serali e notturne e di un Nucleo appiedato della Locale nei diversi quartieri e il coordinamento delle vigilanze private presenti sul territorio, non vanno in alcun modo a ingerire con le competenze dello Stato».
Il primo firmatario è stato Pietro Di Sabato, ex agente della Digos, e membro del Coordinamento cittadino: «Alla Badia dal 12 luglio a oggi ci sono stati 25 furti in abitazione e quattro tentativi. Questo non è allarmismo, è la realtà dei fatti».
«La Giunta ascolti i cittadini»
Il capogruppo Margaroli e le consigliere Ferrari e Fornasari hanno ribadito l’importanza di ascoltare i cittadini. «Ci accusano spesso di fare allarmismo, allora anche più di 1.300 cittadini lo fanno?», ha sottolineato Fornasari. «Ascoltare le istanze della destra, ma soprattutto dei cittadini, non significa aver fallito. Tutto è migliorabile. Se i residenti non si sentono sicuri è giusto ascoltarli», ha aggiunto Ferrari. «Per incidere sulla pessima azione di governo di questa Amministrazione comunale non si può prescindere dall’ascolto dei cittadini», ha concluso Margaroli.
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