Rimpasto in Regione Lombardia, Fratelli d’Italia «prende tempo»

Sul tavolo resta la sostituzione Mazzali-Massari. Il presidente: Fontana: «Ma nessuno me ne ha ancora parlato»
Il presidente Attilio Fontana - © www.giornaledibrescia.it
Il presidente Attilio Fontana - © www.giornaledibrescia.it
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Ormai la domanda è diventata quasi una persecuzione. Al punto che non si scansa più, ci ride sopra e dopo un sospiro ripete quello che va dicendo ormai da mesi: «Di rimpasto non se ne parla».

Attilio Fontana è serafico, cordiale. Ma inizia ad essere un po’ accigliato, perché - come ribadisce - a lui «nessuno» ha comunicato la volontà di cambiare lo schema della sua squadra di assessori. In questo caso l’Ulisse (il «nessuno») della situazione è Fratelli d’Italia che - seppur a porte semichiuse - continua però a lavorare dietro le quinte. La missione: sostituire l’assessore a Turismo e moda Barbara Mazzali, che passerebbe così dai banchi della Giunta a quelli dei consiglieri regionali, esattamente come era capitato a Giulio Gallera durante la precedente legislatura.

La call esplorativa

In questo caso, però, a dover lasciare lo scranno per farle spazio sarebbe Giorgio Bontempi, un profilo a cui nel partito nessuno è contento di rinunciare, non fosse altro per le tematiche di rilievo di cui si è occupato e di cui si sta ancora occupando (come la revisione della Legge 12, quella che detta le regole per i piani urbanistici dei Comuni, non esattamente pinzillacchere).

D’altro canto per l’assessorato, si sa, in ballo c’è un nome noto: quello di Debora Massari, imprenditrice e figlia del maestro della pasticceria, Iginio. E proprio su questo si è consumato il dibattito di ieri. Perché una riunione - seppur virtuale - c’è stata. L’ha convocata il coordinatore regionale Carlo Maccari: presenti tutti i consiglieri del gruppo regionale (sì, incluso Bontempi). E alla fine il messaggio (parafrasato) è stato: non mettiamo bocca sulla scelta di procedere con una sostituzione, ma (perché un «ma» c’è sempre) è stato ricordato che FdI è «il partito del merito».

Che sia politico o che sia tecnico (come l’esperienza in un ambito), un merito ci dev’essere per occupare quella poltrona senza acclamazione popolare: insomma, i consiglieri preferirebbero che fosse qualcuno del gruppo ad essere incoronato assessore. È finita così, con «arrivederci e grazie». A quando? A presto, in realtà: venerdì Arianna Meloni, capo della segreteria politica di FdI, è infatti attesa a Milano per una ulteriore riunione. L’impressione è che il partito stia prendendo tempo per sedare i malumori. Anche perché le alternative sul tavolo sono suonate deboli: a un certo punto, ad esempio, si era fatto il nome di Carlo Bravo, ragionando per preferenze, ma più di qualcuno fatica a vederlo sul palco della Fashion week di Milano (senza offesa, s’intende).

Oggi in Aula

Nel frattempo, oggi, tanto Bontempi quanto Mazzali saranno in Aula. «Ad oggi - dice l’assessore - il partito non mi ha chiesto alcun passo indietro. Continuo quindi a lavorare». Anche lei come a Fontana: zero comunicazioni (solo che il governatore è l’unico a poter pronunciare il «sì» o il «no» decisivi). «L’unica cosa che posso dire è quello che riguarda me. E non ho ancora ricevuto nessuna formale richiesta di questa sostituzione» scandisce il presidente. Certo è che «il rimpasto non c’entra, eventualmente è un cambio in un partito, il quale chiede di sostituire, per questioni che non conosco e che non mi riguardano, un nome con un altro nome. Sostituzione che, lo ripeto, non mi è però ad oggi stata chiesta». A differenza dell’affaire voto anticipato al 2027: di questo, su più tavoli, si è iniziato a parlare eccome.

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