Holding Loggia, dibattito pure in maggioranza ma c’è il «sì»

Barbara Fenotti
In Commissione Bilancio Capra critico ma vota a favore della riorganizzazione delle società partecipate. L’opposizione solleva perplessità e chiede prudenza
Palazzo Loggia, sede del Comune di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Palazzo Loggia, sede del Comune di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Un nuovo capitolo si apre nella questione della «Holding Loggia», il progetto di riorganizzazione delle controllate avviato dall’Amministrazione Castelletti, e la discussione è già accesa. Ieri in commissione Bilancio è stato presentato il documento che delinea gli indirizzi per ridisegnare le partecipate.

Un provvedimento che, come ha sottolineato il vicesindaco Federico Manzoni, «risponde a una chiara esigenza di individuare criteri e finalità per un processo già avviato ma ancora in fase di costruzione». L’obiettivo è, come si legge nel documento presentato ieri, «razionalizzare la compagine societaria, ottimizzare il controllo pubblico sulle attività di interesse generale e garantire la massima efficacia nell’erogazione dei servizi pubblici».

Alternative

Il primo passo in questa direzione è stato uno studio affidato a Luca Perfetti, che ha concentrato l’attenzione su quattro società ritenute rilevanti: Brescia Infrastrutture, Brescia Mobilità, Centro Sportivo San Filippo e Consorzio Brescia Mercati.

Il documento propone due possibili modelli di riorganizzazione: la creazione di una nuova holding (Newco) o la trasformazione di una società già esistente in holding (holding mista). Tra i candidati per la seconda opzione viene indicata Brescia Mobilità «per la sua già consolidata funzione di coordinamento, la possibilità di evitare nuovi costi e la presenza di un consolidato fiscale attivo». Il percorso, tuttavia, non sembra privo di ostacoli. La proposta ha scatenato un vivace dibattito, anche all’interno della maggioranza stessa. A esprimere il suo dissenso è stato il consigliere Fabio Capra, che si è discostato dalla linea di Manzoni.

Discussione

«Le linee di mandato dell’Amministrazione non contenevano riferimenti espliciti a una riorganizzazione di questo tipo - ha osservato - e, inoltre, se le cose vanno bene e tutto funziona, perché dobbiamo cambiare e rischiare di andare a sbattere la testa contro il muro?». Il consigliere ha poi sottolineato che, sebbene avrebbe votato a favore, non seguirà l’Amministrazione nel successivo processo. «La città non ha bisogno di una holding, dato che l’holding è già qui e si chiama gruppo pubblico locale». La votazione ha rispecchiato la tensione: il centrodestra si è astenuto, mentre la maggioranza ha votato a favore. Capra, pur votando «sì», ha ribadito la sua ferma intenzione di non partecipare al percorso successivo.

Opposizione

A sollevare dubbi e a chiedere prudenza sono stati anche i rappresentanti dell’opposizione, con Giovanni Posio (Fratelli d’Italia) e Paolo Fontana (Forza Italia) che hanno chiesto di rallentare i tempi. La loro richiesta è di includere nel processo di riorganizzazione anche i manager e i presidenti delle società coinvolte, per ascoltarli e comprendere appieno le loro necessità e prospettive. Nel corso della Commissione, nell’ambito della votazione relativa al Bilancio consolidato 2024 del Gruppo Amministrazione Comune di Brescia, Nini Ferrari (Fratelli d’Italia) ha sottolineato come «la gestione delle Fondazioni culturali di Brescia richiede un’analisi attenta, che vada oltre l’autocelebrazione. I dati suggeriscono che, nonostante i proclami di successo, c’è ampio margine per migliorare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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