A Brescia nasce la Holding Loggia

Sono tre, lavorano dietro le quinte, ma senza di loro la città si fermerebbe: Brescia Mobilità, Brescia Infrastrutture e San Filippo Spa rappresentano il braccio operativo del Comune di Brescia, tre società in house che, ognuna con una missione ben precisa, contribuiscono ogni giorno a far funzionare, crescere e trasformare il tessuto urbano del capoluogo.
E proprio per «mettere a sistema» il loro potenziale e le competenze dei diversi team – nonché per ottimizzare i costi – la Loggia intende incardinarle in un’unica grande struttura, una sorta di «ombrello comune» per metterle in rete e liberare, nel contempo, risorse preziose per gli investimenti. Come? Creando la «Holding Loggia».
L’operazione
Spiega la sindaca Laura Castelletti: «Abbiamo capito che se si producono delle economie di scala, e si sfruttano le buone pratiche già presenti nelle singole società, possiamo arrivare a recuperare un paio di milioni all’anno».
Non proprio bruscolini, insomma: sul lungo termine, significa avere almeno venti milioni di euro in più a disposizione – e, quindi, in grado di mettere in moto investimenti importanti – nell’arco di dieci anni. Da dove derivano questi soldi? Dai minori costi – diretti e indiretti (come ad esempio quelli di gestione, di programmazione e di personale oggi moltiplicati per ciascuna società) – che la riforma farebbe risparmiare, «così da raggiungere una maggiore efficacia».
L’intuizione della Holding Loggia arriva da 593 chilometri di distanza: quella che separa Brescia da Graz. Galeotto fu infatti il viaggio che, all’inizio di febbraio 2024, ha portato la delegazione bresciana in Austria per visitare il «sistema tram» in vista della realizzazione della nostra prima linea, la T2.

«La lampadina mi si è accesa proprio a Graz quando hanno spiegato come funziona la loro società – racconta Castelletti –: lì, hanno messo insieme le realtà del trasporto, la progettualità che riguarda le infrastrutture e la gestione degli impianti sportivi». Un modello che è piaciuto alla sindaca e che è stato poi approfondito e sviluppato dal direttore generale Marco Baccaglioni, anche a partire dallo snodo degli impianti sportivi.
Un primo passo in questa direzione è già stato compiuto: la sindaca ha infatti affidato un incarico per approfondire stato dell’arte e scenari percorribili. È da lì, dal dossier firmato dal consulente, il professor Luca Perfetti, che si arriva alla cifra dei due milioni di risparmi pubblici all’anno. Ma quali sono i servizi o le infrastrutture su cui la Loggia vuole convogliare queste risorse?
«Il punto – precisa la prima cittadina – è che noi non vogliamo guadagnare dall’attività sportiva, ma vogliamo che sia uno strumento di crescita della società e dello sviluppo. Per fare sì che questo accada, dobbiamo reinvestire, perché le strutture hanno bisogno di una manutenzione massiccia, in particolare le piscine. E recuperare questi fondi per noi significa avere la possibilità di riqualificare l’impiantistica sportiva, perché sappiamo che su questo fronte c’è un bisogno reale che si è evidenziato. Il secondo fronte sul quale investire è sicuramente quello della riqualificazione abitativa, come pure non è da escludere un intervento per ridurre il costo dei biglietti del trasporto pubblico locale per un segmento della popolazione».
Le tre società
È chiaro che in pole per fare da capofila nella futura Holding Loggia c’è Brescia Mobilità. La società, oltre ad essere la più longeva (è nata nel 2001 dalla scissione della vecchia Asm) è anche la realtà più grande e strutturata delle tre: coinvolge Bs Trasporti e Metro Bs, oltre che detenere una piccola quota di Apam. Con oltre 1.100 dipendenti, l’azienda è il fulcro della mobilità urbana: oltre alla gestione degli autobus e della metropolitana (attraverso Metro Bs), la società coordina anche il bike sharing, i parcheggi, i semafori e il controllo del traffico cittadino. E, davanti a sé, ha due progetti strategici: l’ascensore in Castello e il tram elettrico.
Accanto a Bs Mobilità si colloca Bs Infrastrutture Srl, nata nel 2012 ma già protagonista di parecchi interventi chiave. La società, che conta 39 dipendenti, è specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture pubbliche.+ Tra le opere più rilevanti portate a termine negli ultimi anni ci sono, ad esempio, il parcheggio di Sant’Eufemia e il teatro Borsoni e in questi mesi si sta occupando di realizzare i nuovi alloggi a Sanpolino, finanziati con i fondi Pnrr (salvando così la metà dello stanziamento pubblico inizialmente destinato all’area della ex torre Tintoretto).
Il «terzo pilastro» coinvolto nel progetto Holding Loggia è San Filippo Spa: la società (non la più giovane, ma la più piccola delle tre) si occupa degli impianti sportivi comunali. Con solo 15 dipendenti, gestisce – direttamente o indirettamente – ben 88 impianti tra palazzetti, piscine e palestre. Una gestione che ha però fame di investimenti.
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