Oggi, secondo il calendario meteorologico, inizia ufficialmente l'inverno

Oggi, secondo il calendario meteorologico, inizia ufficialmente la stagione invernale. Negli ultimi anni il trimestre freddo ha regalato poche soddisfazioni ai cosiddetti «nivofili», che vorrebbero vedere non solo le montagne, ma anche la nostra città sotto una soffice coltre bianca. Sfogliando le pagine della serie storica bresciana, scopriamo che in passato non sono mancate le gioie nel primo mese d'inverno: dalla suggestiva nevicata natalizia del 2000 al «blizzard» del 13 dicembre 2001, senza dimenticare le splendide fioccate del 2005, del 2009 e del 2012, che hanno portato accumuli superiori ai 15-20 centimetri all’ombra del Cidneo.

Il record di freddo della nostra serie storica è piuttosto recente e risale al 30 dicembre 2005, quando l’osservatorio di Ghedi rilevò una minima incredibilmente bassa, pari a -15,2°C. Se invece parliamo di caldo anomalo, il primato risale al pomeriggio del 17 dicembre 1989: in quell’occasione i termometri cittadini rilevarono picchi di +18°C, come in una normale giornata di primavera.

A tal proposito è bene ribadire, ancora una volta, la fondamentale distinzione fra tempo e clima: i singoli eventi, come il record di caldo del 1989 o quello di freddo stabilito nel 2005, non devono essere confusi con una tendenza climatica pluridecennale, che va analizzata nel lungo periodo. Per spiegare questo concetto ai suoi lettori, nel 2019 i giornalisti del New York Times utilizzarono un’eloquente metafora: «Il meteo è simile alla quantità di soldi che oggi hai nel portafoglio, mentre il clima è il tuo intero patrimonio. Un miliardario che ha dimenticato a casa il portafoglio non è povero, e allo stesso tempo una persona povera che si imbatte in qualche centinaio di dollari non diventa improvvisamente ricca. Conta ciò che accade nel lungo periodo». Chiaro, no?

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