Giugno, ecco i record bresciani: da 3°C a 38°C

Domenica 1° giugno, secondo il calendario meteorologico, è ufficialmente iniziata l’estate. In questo periodo dell’anno, secondo la media riferita al trentennio che va dal 1991 al 2020, le minime dovrebbero oscillare intorno ai 15°C e le massime intorno ai 26-27°C. Si tratta di valori che abbiamo ampiamente superato: secondo i dati di Ghedi, la prima decade di giugno si è rivelata ben più calda della norma e l’estate non ha alcuna intenzione di fare passi indietro, anzi. Secondo le previsioni, nei prossimi giorni andremo incontro ad una nuova ondata di caldo anomalo, che si rivelerà ancor più intensa della precedente.
Maggio freddo? Tutt’altro
«Era ora che arrivasse un po’ di caldo, dopo un mese di maggio così freddo e piovoso!». Potremmo riassumere così il pensiero di molti bresciani, ma si sa, quando parliamo di meteorologia e climatologia le sensazioni non contano nulla. L’ultima parola spetta sempre e solo ai dati, il cui responso smentisce categoricamente la convinzione di aver vissuto un maggio «capriccioso». La pioggia è caduta in abbondanza, è vero, ma si è trattato di precipitazioni del tutto normali per il periodo. Se poi siete convinti di aver vissuto un mese insolitamente fresco, sappiate che si tratta di un clamoroso abbaglio: secondo l’osservatorio di Ghedi, l’anomalia termica mensile è stata di +0,7°C.
Record
A proposito di serie storica, dagli archivi emergono sempre notizie interessanti. Sei anni fa, ad esempio, il mese di giugno ci regalò un’ondata di caldo eccezionale: durante la terza decade le temperature all’ombra del Cidneo sfiorarono addirittura i +38°C, per di più con tassi di umidità elevati, che resero il caldo davvero insopportabile. Il record di freddo è invece molto più datato e risale al lontano 1953: all’alba del 3 giugno la stazione meteorologica dell’istituto Pastori rilevò una minima di +3,0°C, in linea con le medie di metà marzo. Analizzando l’andamento degli ultimi anni, emerge un dato: in giugno arrivano sempre più spesso ondate di caldo anomalo, con picchi nettamente superiori alla media.
Meteoquiz
Ora spazio al nuovo meteoquiz, non prima di aver svelato la soluzione dell’ultimo quesito: la dimensione dei chicchi di grandine dipende dalla forza delle correnti ascensionali, che soffiano all’interno dei cumulonembi. Oggi mettiamo alla prova la vostra memoria, chiedendovi di ripensare a ciò che accadde un anno fa.
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