Secondo il calendario meteorologico l'estate è alle porte

Ormai è questione di giorni: l’estate è alle porte, almeno sulla carta. Secondo il calendario meteorologico, domenica 1° giugno inizierà ufficialmente la nuova stagione, destinata a concludersi il 31 agosto. Va ricordato che si tratta di una convenzione, adottata soprattutto per consentire una maggior facilità nell’analisi e nel confronto dei dati: in realtà il cambio di stagione richiede tempo e solitamente avviene nel corso di alcune settimane. Nell’attesa di dare il benvenuto all’estate, con la speranza che non sia accompagnata da ondate di caldo troppo intense, diamo un’occhiata ai dati delle ultime settimane, per avere un quadro oggettivo del mese in corso.
Maggio, tanta pioggia in città, meno nella Bassa
Anche quest’anno maggio ha confermato la sua fama, regalando alla nostra città oltre 100 millimetri di pioggia: sul colle Cidneo, nei primi ventisei giorni del mese, sono caduti 125 millimetri, mentre il pluviometro di Mompiano si è fermato, per il momento, a 105 millimetri. Come spesso accade, basta spostarsi di poche decine di chilometri per trovare numeri completamente diversi: a Brandico sono caduti solo 53 millimetri, mentre alcune zone delle nostre valli sono ormai prossime ai 200 millimetri.
Dal punto di vista termico, sul bilancio pesa l’ondata di caldo fuori stagione che nei primi giorni del mese aveva portato picchi vicini, e in alcuni casi superiori, ai 30 gradi: secondo i dati dell’osservatorio cittadino, installato presso l’istituto Pastori, il picco più alto, pari a +29,9°C, è stato raggiunto nel pomeriggio del 2 maggio, mentre il risveglio più fresco, con una minima di +8,7°C, è datato 17 maggio.
Il nuovo meteoquiz
Ora spazio alla soluzione dell’ultimo meteoquiz: il 24 luglio 2023, in provincia di Pordenone, cadde un chicco di grandine con un diametro di circa 19 centimetri. Un vero e proprio blocco di ghiaccio, entrato di diritto nell’albo dei record come il più grande mai misurato in Europa. Anche per il nuovo quesito parliamo di grandine, ma stavolta entriamo nel merito del processo che porta alla formazione dei tanto temuti chicchi.
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