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Con la Ugolini da Brescia al Gran Sasso nel segno dello scialpinismo

In 73 i partecipanti all'evento che segue la 60esima edizione del Rally dell'Adamello. Base logistica a Campo Imperatore
  • Passo delle Scalette - Foto Seb Ugolini
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Salita verso il passo dell'Aquila - Foto Seb Ugolini
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Davide Rossini si fa un selfie raggiungendo la vetta del Corno Grande - Foto Seb Ugolini
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Purtroppo si torna - Foto Seb Ugolini
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Bruno Bianchini, il partecipante più maturo, sta per raggiungere la vetta del Corno Grande - Foto Seb Ugolini
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Il secondo giorno: tempo incerto - Foto Seb Ugolini
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Verso il Passo dell'Aquila per iniziare la discesa verso la val Maone - Foto Seb Ugolini
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
  • Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
    Scialpinistica dell'Adamello: la Ugolini alla scoperta del Gran Sasso
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Ogni due anni la Società Escursionisti Bresciani «Ugolini» propone sulle nevi dell’Adamello la storica gara scialpinistica del «Rally dell’Adamello», inserita nel circuito FISI, che ha assegnato più volte titoli tricolori e ha assunto notorietà a livello internazionale per la qualità del tracciato, del contesto ambientale e dell’organizzazione. 

Negli anni in cui la versione agonistica non si disputa gli organizzatori propongono una versione non competitiva della «Scialpinistica dell’Adamello» aperta a tutti, che ha accompagnato i partecipanti nelle edizioni precedenti in diverse zone montane d’Italia tra le quali l’Etna, il Gran Paradiso e il Monte Bianco.

Dal 24 al 26 marzo 2023 il traguardo della 60esima edizione è stato degnamente festeggiato nel gruppo del Gran Sasso, dove il Circolo Scialpinisti Ugolini ha organizzato una trasferta alla scoperta di zone appenniniche poco conosciute dai bresciani, ricche di opportunità di vario livello per sciate fuori pista di grande soddisfazione, tra ampi panorami e contesti naturali di pregio.

Nel cuore del Gran Sasso, Fonte Cerreto ha costituito il punto logistico più prossimo a Campo Imperatore.

Bruno Bianchini, il partecipante più maturo, sta per raggiungere la vetta del Corno Grande - Foto Seb Ugolini
Bruno Bianchini, il partecipante più maturo, sta per raggiungere la vetta del Corno Grande - Foto Seb Ugolini

I percorsi

La possibilità di attraversare tutto il gruppo del Gran Sasso con gli sci da sud a nord, e di raggiungerne la vetta più alta, ha costituito un motivo di forte richiamo per i 73 partecipanti, di età compresa tra 26 e 76 anni. Tutti hanno raggiunto da Brescia la zona che accoglie la montagna più alta dell’Italia peninsulare con viaggio su due pullman, diventando operativi nella giornata di sabato 25 marzo.

Il Circolo Scialpinisti Ugolini ha individuato due percorsi con partenza da Campo Imperatore, la cui praticabilità per un gruppo così numeroso è stata verificata con il supporto della guida alpina bresciana Roberto Parolari.

Il secondo giorno: tempo incerto - Foto Seb Ugolini
Il secondo giorno: tempo incerto - Foto Seb Ugolini

Il primo percorso, più difficile dal punto di vista alpinistico e anche per il forte vento che soffiava da ovest, ha consentito ai partecipanti di raggiungere anche la cima più alta del gruppo (Corno Grande, 2912 m), dopo aver risalito un ripido canale con ramponi e piccozza. Panorama dalla cima sorprendente esteso fino al Mare Adriatico. Da vetta, con gli sci ai piedi, ha fatto seguito una ripida discesa verso il ghiacciaio del Calderone e il rifugio Franchetti e, dopo aver oltrepassato il Passo delle Scalette, un’altra discesa ha condotto il gruppo a Prati di Tivo.

Verso il Passo dell'Aquila per iniziare la discesa verso la val Maone - Foto Seb Ugolini
Verso il Passo dell'Aquila per iniziare la discesa verso la val Maone - Foto Seb Ugolini

Il secondo percorso, una classica scialpinistica, non ha richiesto impegno alpinistico ma una moderata salita con le pelli e una lunga discesa nella spettacolare Val Maone, con neve di qualità e anche di quantità che, dal Passo dell’Aquila, ha risarcito quella più scarsa presente nella parte bassa dell’itinerario. Anche per questo gruppo l’arrivo è stato a Prati di Tivo.

Domenica 26 c’è stato spazio per un altro itinerario prima di affrontare il lungo viaggio di rientro a Brescia.

Oltre lo sci

A Prati di Tivo (provincia di Teramo) tutti i partecipanti si sono ritrovati a festeggiare i rispettivi itinerari sotto il caldo sole primaverile, alle pendici delle innevate pareti del Corno Piccolo. Specialità d’Abruzzo obbligatorie per il pranzo, che ha compreso anche i famosi arrosticini.

Al rientro i partecipanti entusiasti concordano nel ritenere che il successo della manifestazione è stato anche merito della calorosa accoglienza ricevuta, dall’Hotel Fiordigigli al comune dell’Aquila, al centro turistico Gran Sasso e alle aziende locali che hanno omaggiato di prodotti locali gli scialpinisti bresciani.

Muoversi per montagne e ricevere il benvenuto dagli uomini. Lo scialpinismo sa regalare anche questo.

Purtroppo si torna - Foto Seb Ugolini
Purtroppo si torna - Foto Seb Ugolini

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