Ultratrail, Stefano Delbarba completa il suo terzo «Tor des Geants»
È arrivato all’alba – ore 05.24 – di oggi, venerdì, a Courmayeur (Aosta), dopo oltre 115 ore di corsa in semi-autosufficienza. In mezzo 330 chilometri di gara, 20 vette alpine e un dislivello altimetrico da brividi: 24 chilometri. Il 51enne Stefano Delbarba, operaio di Adro e conosciuto come «l’alieno di Franciacorta», ha completato così il suo terzo «Tor des Geants», il giro dei giganti, tra i più duri ultratrail del mondo.
Le sfide
Due sfide in una per Delbarba: quella sportiva con se stesso e quella solidale, per raccogliere fondi in nome delle associazioni franciacortine «Cistinosi» e «Angeli per la Vita», che si occupano di ricerca scientifica per malattie rare infantili.
Partito domenica da Courmayeur, Delbarba ha tenuto un eccellente passo gara fino a mercoledì, quando alcuni problemi fisici, in particolare a un piede, lo hanno rallentato e messo a dura prova: «Ho lottato – spiega lo stesso 51enne, accolto all’arrivo dalla sorella Moira, assieme ad amici, famigliari e dal gruppo del Rosa Running Team per cui corre – contro i dolori per più di 100 chilometri, ma ho stretto forte i denti, non ho mollato e alle 05.24 di oggi ho concluso per la terza volta il Tor Des Geants. Credo sia un grande esempio di determinazione».
Per completare l’ultratrail, Delbarba ci ha impiegato 115 ore e 24 minuti. «La sfida – aggiunge – era stare sotto le 100 ore», ottenendo così da aziende e sponsor del territorio un’ulteriore donazione da destinare alla ricerca. «Anche gli sponsor, però – aggiunge – sono però campioni di solidarietà e diversi di loro hanno già fatto sapere che faranno comunque la donazione; è questa la cosa più importante».
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