Regionali, perché in Val d’Aosta il voto non costituirà un test
La competizione non è per la presidenza: senza «bandierine» da piantare, i partiti lasceranno in pace la regione, che potrà scegliere tranquillamente da chi farsi governare

Schede elettorali - © www.giornaledibrescia.it
Domenica 28 settembre inizia il lungo ciclo delle elezioni regionali 2025, con la Valle d’Aosta e le Marche; seguiranno Toscana, Calabria, Veneto, Campania e Puglia (si arriverà a fine novembre). In Valle d’Aosta si voterà solo domenica, non domenica e lunedì come nelle Marche. Altra differenza: i valdostani non eleggono direttamente il «governatore» ma solo il Consiglio regionale, il quale poi elegge a maggioranza assoluta il presidente della Giunta. La legge elettorale permette di assegnare un
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