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Vaccini in Lombardia, «170mila dosi al giorno»

I vertici della cabina di regia regionale sono intervenuti sull'emergenza coronavirus e sulla campagna vaccinale
Vaccinazione anti-Covid - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Vaccinazione anti-Covid - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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I vertici della cabina di regia regionale sono intervenuti sull'emergenza coronavirus e sulla campagna vaccinale.

Il governatore della Lombardia, Attlio Fontana, assieme alla vice presidente Letizia Moratti, all'assessore alla Protezione Civile Pietro Foroni, e al consigliere Guido Bertolaso forniranno ragguagli sul piano vaccinale varato proprio quest'oggi.

Le linee guida della campagna di vaccinazione massiva di Regione Lombardia varate oggi in giunta, sono state fornite anticipazioni in audizione davanti alla Commissione Sanità di Regione Lombardia, il vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti.

«Si tratta di una campagna che ha l'obiettivo di vaccinare il maggior numero di persone possibile nel minor tempo possibile, nella massima sicurezza e mantenendo l'operatività dei centri sanitari, motivo per cui abbiamo aggiunto dei nuovi centri, oltre ai 60 hub e ai 600 punti spoke già attivi nell'attuale campagna - ha detto Letizia Moratti -. Vogliamo vaccinare 6,6 milioni di persone entro il mese entro giugno, sempre se ci saranno i vaccini, e per farlo dobbiamo garantire 170mila vaccinazioni al giorno».

«A regime - ha aggiunto - i centri vaccinali massivi potranno garantire 140mila somministrazioni al giorno, oltre a 30mila dosi che saranno somministrate da ospedali privati, farmacie, domicili, aziende, medici di base e unità mobili».

La delibera precisa che sarà demandato al direttore generale del Welfare di Regione Lombardia Pavesi, d'intesa con il consigliere del presidente Fontana per il Piano Vaccinale, Guido Bertolaso, di poter aggiungere centri di vaccinazione massivi se sarà necessario. Previsto anche un dialogo con i Comuni per poter creare una convenzione che consenta loro di essere parte attiva nella campagna»

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