Italia e Estero

In Regione si continua a trattare sulle deleghe. La Tironi punta ancora sul Welfare

I partiti mirano all’intesa entro mercoledì prossimo. La Giunta Fontana prende forma lentamente
Palazzo Lombardia -  Foto © www.giornaledibrescia.it
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Nelle intenzioni del presidente lombardo Attilio Fontana doveva essere un percorso agile che in pochi passaggi avrebbe dovuto comporre i tasselli della giunta lombarda. Ma il percorso che dovrà concludersi necessariamente entro venerdì prossimo a dieci giorni dalla proclamazione di Fontana è punteggiato di ostacoli.

Sanità

Il primo era quello legato al ruolo di Guido Bertolaso, un nome su cui il presidente leghista non ha voluto fare passi indietro nemmeno di fronte ai dubbi di Fratelli d’Italia, nuovo partito di maggioranza relativa del centrodestra lombardo (e nazionale) che nei giorni scorsi, un po’ per tattica un po’ per ambizione, ha alzato la posta. Sostanzialmente il vertice romano di giovedì è servito per mettere al sicuro la posizione proprio di Bertolaso, pedina fondamentale nella squadra di Fontana e a cui resterà la delega alla Sanità. La scelta, tuttavia di spacchettare il suo assessorato, tra Sanità e Welfare resta sul tavolo, anche perché la riforma del sistema sanitario lombardo trarrebbe giovamento, dal punto di vista operativo, dalla separazione tra gestione sanitaria e quella sociosanitaria a livello territoriale. E in questa cornice spera di inserirsi la bresciana Simona Tironi, la riconfermata politica di Forza Italia, che potrebbe approdare proprio al Welfare. Il tutto in una sorta di ideale tandem proprio con Bertolaso, la cui unica uscita pubblica a sostegno di un candidato è avvenuta proprio a Brescia con la Tironi, che rivendica oltre all’elevato numero di preferenze, anche il ruolo ricoperto nell’ultima legislatura alla vicepresidenza della Commissione sanità e l’esperienza acquisita sul campo.

Nelle ultime ore le voci che la davano alle Attività produttive o all’Istruzione sembrano essere più che altro tentativi degli altri partiti di depotenziare la rappresentanza forzista che avrà almeno due assessori. In effetti, l’obiettivo di Fratelli d’Italia e della Lega sarebbe quello di lasciare il superassessorato sanità-welfare a Bertolaso, e spacchettare invece Disabilità (in quota Lega) e Famiglia (che sarebbe ad appannaggio di Fdi).

L’esito netto di questo gioco sugli assessorati non cambia la somma che arriva a sedici caselle di giunta a cui vanno a sommarsi quattro sottosegretari. Il tema è ancora in sospeso e dovrebbe risolto tra lunedì e mercoledì quando è in programma il vertice definitivo per l’assegnazione delle deleghe.

Bresciani e non

Al momento la rappresentanza bresciana in Giunta è limitata alla Tironi, anche se nel computo vengono conteggiati anche due esponenti di Fratelli d’Italia, Barbara Mazzali eletta come capolista nella nostra circoscrizione provinciale e di nuovo data in ascesa all’Agricoltura. Oltre anche Romano La Russa, possibile vicepresidente e con delega alla Sicurezza, considerato bresciano in virtù del ruolo di commissario ricoperto nei mesi scorsi prima della nomina di Zarneri. Tra i nostri eletti potenzialmente destinati ad una delega resta ancora aperta la posizione di Davide Caparini: se la sua delega dovesse comportare un subentro, il caso della Zambelli sui rimborsi in Europa potrebbe essere motivo di freno. Ma per il politico camuno di lungo corso, che nella scorsa legislatura è stato assessore al Bilancio resta ancora aperta l’ipotesi della delega all’autonomia, magari da sottosegretario e in quel caso anche senza dover lasciare il posto in consiglio.

Gli altri

Lo schema che si sta seguendo per la trattativa è quello degli 8 assessori per Fratelli d’Italia, 5 alla Lega, 2 a Forza Italia e uno in capo a Fontana (si tratta come detto di Bertolaso). In casa Lega si danno per certi lo Sviluppo Economico (con la conferma di Guido Guidesi) e la Montagna (sempre con Massimo Sertori che ha già convocato una riunione del tavolo delle risorse idriche di cui è coordinatore, per giovedì). Claudia Terzi avere l’Ambiente, ed Elena Lucchini la Disabilità ma senza le Politiche sociali. Fdi avrà il Bilancio, i Trasporti, l’Agricoltura, Casa, Turismo, Sicurezza, Cultura oltre alla presidenza del Consiglio. Ma ci sono ancora molti dettagli da limare e per questo si tratterà fino a metà settimana.

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