Italia e Estero

Il Governo chiude le discoteche, i gestori: «Ci sarà abusivismo»

I gestori non ci stanno e promettono battaglia: «In fumo 4 miliardi di euro». Obbligo delle mascherine dalle 18 alle 6 nei luoghi pubblici
IL GOVERNO FERMA LE DANZE
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Stop alle deroghe delle Regioni: le discoteche dovranno chiudere. E sarà riconosciuto un sostegno economico alle attività costrette allo stop. È quanto deciso dal Governo dopo il confronto in videoconferenza, durato oltre due ore, tra i ministri Francesco Boccia, Roberto Speranza e Stefano Patuanelli ed i presidenti delle Regioni.

Un 2020 finora da dimenticare per i gestori dei locali da ballo in Italia, dalle discoteche alle balere, esercizi che in un anno fatturano circa quattro miliardi di euro. Una cifra che rischia di andare in fumo con lo stop definitivo - fino a data da destinarsi - per i rischi connessi alla pandemia da Sars-Cov2.

I gestori non ci stanno e promettono battaglia, puntano a chiedere compensazioni come il taglio dell'Iva al 4% e la possibilità di chiedere la Cig per i lavoratori. «Quattro miliardi di euro rischiano di andare in fumo - dice Gianni Indino, presidente del Silb dell'Emilia-Romagna - senza contare che senza una data per le riaperture siamo bloccati perché si ferma una programmazione artistica, l'organizzazione dei lavoratori...».

Alcuni gestori avevano deciso di propria iniziativa di ridurre gli orari di apertura.

Ma da domani la voglia di svago dei più giovani non finirà col colpo di spugna di un decreto o un'ordinanza. «Il danno alla stagione sarà notevolissimo ma i ragazzi dove andranno? - si chiede Indino - Ci sarà abusivismo, rave party illegali, situazioni non controllate nelle ville, sulle spiagge o in fabbriche abbandonate. Noi almeno cercavamo di imporre la mascherina e adottavamo precauzioni come la misura della temperatura all'ingresso. Da domani i ragazzi si organizzeranno con i soliti sciacalli di turno che ne approfiterranno».  

«Restiamo uno dei paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili. Utilizziamo il passaggio parlamentare del Dl agosto per ristorare le attività che subiranno perdite». Così il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso della riunione con i governatori, a proposito della decisione di sospendere l'attività delle discoteche. 

«Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso ma non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo». Lo ha detto a quanto si apprende, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel corso della riunione con i governatori. «Faremo il possibile - ha aggiunto - per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto».

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