Italia e Estero

Discoteche: riapertura slitta al 14 luglio, ma è caos ordinanze

Avrebbero dovuto aprire il 15 giugno, preoccupazione del comparto della notte, ma non tutte le regioni sono in linea
DISCOTECHE, ALTRO MESE DI STOP
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In Italia la riapertura delle discoteche slitta al 14 luglio: una notizia che ha appesantito, ulteriormente, il comparto della notte. La musica a tutto volume, insomma, deve aspettare ancora. Non si possono mettere in lista, tra le cose da tornare a fare, feste o dj set: la riapertura delle discoteche e delle sale da ballo in Italia non sarà il 15 giugno come previsto, ma un mese dopo, come da nuovo Dpcm sull'emergenza coronavirus.

In ogni caso si profilano criticità al momento dell'apertura anche e soprattutto per la difficoltà di far rispettare dai clienti alcune misure di prevenzione. Un esempio? La distanza, tra persone, di due metri durante il ballo. Regole che a detta dei gestori, rischiano di mettere ancora più in ginocchio tutto il comparto che sta soffrendo la chiusura prolungata e che, con il nuovo rinvio, mette a repentaglio anche la stagione estiva. 

La situazione però non è omogenea in tutta Italia. Se la Lombardia si allinea con l'ultima ordinanza alle regole nazionali, alcune regioni - dove l'indice di contagio sarebbe più sotto controllo - prendono altre strade. La Toscana, ad esempio, riapre oggi con ingressi calmierati. In Campania stessa linea: il governatore De Luca ha scelto di riaprire da oggi ma ha imposto il divieto di ballo. In Puglia, invece, via alle discoteche da lunedì 15, ma solo all'aperto. In Emilia-Romagna e in Liguria servirà qualche giorno in più: le ordinanze sono orientate al 19 giugno, stessa data scelta anche dal governatore del Veneto Luca Zaia.

 

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