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Figliuolo: «A giugno oltre 20 milioni di dosi di vaccino»

Così il commissario straordinario per l'emergenza. Obiettivo a fine estate avere una copertura dell'80% della popolazione da vaccinare
Un flaccone di vaccino Pfizer-Biontech - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Un flaccone di vaccino Pfizer-Biontech - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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A giugno «succederà che per la prima volta gli arrivi di vaccini in un mese supereranno i 20 milioni di dosi e si potrà dare ancora più velocità ad una campagna che ha già superato i 26 milioni di somministrazioni, quando a marzo prima del piano in corso eravamo ben al di sotto dei 5 milioni.

La questione degli approvvigionamenti è cruciale, ma abbiamo lavorato molto anche per aumentare la potenzialità della macchina, che ha dimostrato di poter fare 500mila iniezioni al giorno».

Così il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza Covid, intervistato dal direttore del quotidiano «Il Messaggero», Massimo Martinelli. E in merito all'immunità di gregge Figliuolo spiega: «Secondo il piano elaborato a marzo, che ipotizzava approvvigionamenti regolari in termini di tempo e di quantità e un tasso di adesione costante alla campagna vaccinale, si era stimato che alla fine dell'estate avremmo avuto la copertura dell'80% dell'intera platea da vaccinare. I tagli di alcune forniture e la sospensione temporanea di AstraZeneca e Johnson&Johnson hanno provocato qualche rallentamento, che si conta di recuperare grazie alle maggiori forniture previste nel terzo trimestre. L'obiettivo del piano rimane invariato».

Mentre in merito al pass vaccinale sottolinea: «Si tratta di una certificazione a cura delle Regioni e Province autonome con validità nazionale, che comprova uno dei seguenti stati: il completamento del ciclo vaccinale, oppure la guarigione dall'infezione, ovvero un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus Sars-CoV-2 che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti».

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