«Sisma, scossa di magnitudo 5.1 a Macerata». Anzi no.

Allarme all'alba per una presunta scossa di terremoto nelle Marche. Nel Maceratese, per giunta, zona già pesantemente colpita lo scorso anno dalla serie di scosse che ha devastato il Centro Italia. E non una scossa qualunque, ma una di magnitudo 5.1, dunque decisamente violenta e in grado di creare danni.

Ma nessuno, nonostante l'intensità elevata, risultava averla avvertita. Neppure a Pieve Torina, il borgo in cui la scossa pareva avere epicentro stando ai dati diffusi dalla rete di rilevazione nazionale. Una circostanza che ha presto trovato spiegazione, allorquando dalla sala operativa dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, massimo ente competente a livello nazionale per la rilevazione dei terremoti in Italia, è arrivata la smentita. Con annesse scuse.

Già, perché a ingenerare la notizia - subito rimbalzata nel web e nelle prime edizioni dei tg nazionali - che vi fosse stata una scossa di tale violenza alle 5.17 di quest'oggi, è stato un errore tecnico: la terra ha tremato sì a Pieve Torina, ma in modo pressoché impercettibile, se non dai sismografi. La scossa infatti è stata di magnitudo pari a 1,6, ma per un errore tecnico il sito web dell'Ingv e i social dell'ente ne hanno riportato una magnitudo decisamente più elevata.

Meglio decisamente che si sia trattato di un falso allarme. E in tanti anche a Brescia tanti avranno tirato un sospiro di sollievo nell'apprendere di questa svista, specie tra coloro che ormai da mesi sostengono a distanza la ricostruzione di Gualdo, paese del Maceratese adottato dal Giornale di Brescia attraverso la sottoscrizione Non lasciamoli soli e già divenuto il 206esimo comune del Bresciano grazie alla sensibilità e lo slancio di tante realtà e comunità della nostra provincia.