Italia e Estero

Scontri a Milano tra Polizia e studenti, alcuni contusi

Nella giornata ad alta tensione per le piazze di Milano, Torino, Palermo e Roma, si registrano alcuni tafferugli
  • Tensioni a Milano tra Polizia e studenti
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  • Tensioni a Milano tra Polizia e studenti
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    Tensioni a Milano tra Polizia e studenti
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Attimi di tensione si sono verificati in centro a Milano, nel luogo dove nel primo pomeriggio Casapound terrà un comizio elettorale. Alcune decine di studenti sono saliti sul vicino monumento in piazza Cairoli, ma sono stati fatti scendere con la forza dalla polizia. Non si registrano feriti, ma qualche lieve contuso.

Quella di oggi è una giornata considerata ad alta tensione in vari capoluoghi d'Italia: oltre a Milano, sotto la lente del Viminale ci sono Roma, Palermo e Torino. Ma anche a Brescia sono diverse le iniziative previste nell'arco delle ultime ore in cui la tensione poltica è decisamente salita, specie dopo l'incendio doloso al Magazzino 47.

«Non faremo sconti a nessuno, le forze di polizia interverranno per fermare l'illegalità in maniera tempestiva». L'ennesima giornata a rischio ha spinto il Viminale a rinnovare l'appello a tutte le forze in campo ad «abbassare i toni» di una campagna elettorale sempre più invelenita. E, soprattutto, a ribadire quel che il ministro dell'Interno Marco Minniti va ripetendo da settimane: «Dobbiamo consentire a ognuno di poter manifestare fino in fondo le proprie opinioni, anche le più radicali, con un unico argine che non va superato e che è quello della violenza».

Un punto «invalicabile in democrazia» e, a maggior ragione, in una Repubblica che ha proprio nell'antifascismo uno dei valori fondanti. Fare un parallelo con il clima degli anni di piombo, come pure qualcuno ha tentato in questi giorni, sottolineano gli apparati di sicurezza, è voler dare una lettura molto forzata di quanto sta avvenendo. E in questo senso vanno le parole di Minniti quando ricorda che c'è «una capacità e una forza, che deriva dalla nostra democrazia, che ci consentono di poter dire che siamo in grado di affrontare la campagna elettorale». Dunque di garantire le elezioni «rispettando i principi di libertà e sicurezza, non consentendo a nessuno di turbare la tranquillità del processo decisionale degli italiani». 

Ma ciò non significa che la situazione non sia molto tesa, come dimostra quel che è accaduto ieri sera a Torino dove gli antagonisti che volevano impedire un'iniziativa di  Casa Pound hanno lanciato contro gli uomini delle forze di polizia bombe carta con chiodi e bulloni. «Sono fatti gravissimi, chi ha lanciato quelle bombe voleva fare male» dicono  preoccupati al ministero. Le foto degli agenti feriti dalle schegge, inoltre, già circolano sui social e i sindacati, ben consapevoli delle tensioni che montano nei reparti mobili, sono andati giù pesante: «Un corteo di delinquenti frustrati e privi di senso storico del nostro Paese, che tutto rappresenta tranne che l'antifascismo».

Situazione pesante, dunque, che trova conferma in altri due episodi registrati nella ultime 24 ore: l'incendio appiccato al centro sociale "Magazzino 47" di Brescia - un evidente atto doloso visto che le fiamme sono partite da una pila di libri accatastati al centro di una stanza - che gli attivisti attribuiscono a «infami fascisti e razzisti» e le cariche a Pisa in occasione del comizio di Matteo Salvini. 

Tre i cortei in programma a Roma, soprattutto quello dei Cobas con l'arrivo di centinaia di antagonisti da tutta Italia, ma soprattutto l'iniziativa di Casa Pound a Milano e quella di Forza Nuova a Palermo, preoccupano non poco gli apparati. Perché sia a Milano sia a Palermo sono state annunciate contromanifestazioni per bloccare le iniziative degli esponenti dell'estrema destra. 

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