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Beirut, «disastro frutto della corruzione»: il governo si dimette

Il primo ministro libanese Hassan Diab ha annunciato le dimissioni dell'esecutivo in un discorso televisivo
Devastazione a Beirut dopo la tremenda esplosione di martedì scorso al porto - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Devastazione a Beirut dopo la tremenda esplosione di martedì scorso al porto - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Il disastro avvenuto martedì scorso a Beirut «è il risultato di una corruzione cronica» in Libano, che ha impedito una gestione efficace del Paese. Lo ha detto il primo ministro Hassan Diab annunciando le dimissioni in un discorso televisivo.

«La rete della corruttela è più grande di quella dello Stato», ha aggiunto il capo dimissionario del governo.

All'esplosione di martedì, nei giorni scorsi sono seguiti violenti scontri di piazza con la popolazione che ha assaltato i palazzi ministeriali chiedendo proprio la caduta del governo libanese, non senza ferimenti e arresti.

Nel frattempo, la comunità internazionale si sta mobilitando per garantire ai cittadini di Beirut - 300mila dei quali rimasti senza casa - aiuti umanitari ed economici, mentre sullo sfondo resta il timore che nel quadro drammatico possa trovare spazio una ulteriore diffusione del coronavirus.

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