Italia e Estero

Beirut, 300mila persone sono senza casa

Rischio collasso sanitario: almeno tre gli ospedali distrutti e due quelli gravemente danneggiati. Il numero delle vittime sale di ora in ora
  • Beirut al collasso dopo le esplosioni al porto
    Beirut al collasso dopo le esplosioni al porto
  • Beirut al collasso dopo le esplosioni al porto
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«Tra le 250mila e le 300mila persone sono senza casa e la metà della città è distrutta o danneggiata». Lo riferisce alla France Presse il governatore di Beirut, Marwan Abboud, all'indomani delle esplosioni che hanno colpito la capitale del Libano. Abboud ha indicato che i danni possono ammontare a una cifra compresa tra 3 e 5 miliardi di dollari. Lo scoppio ha causato gravi danni in circa la metà del territorio cittadino. 

«Ci sono persone e famiglie che hanno passato la notte ospiti di amici e parenti. Qui la gente è ancora sotto choc». A parlare è Riccardo Mioli, operatore umanitario della ong Intersos, che da Beirut riporta la drammaticità delle conseguenze della violenza esplosione di ieri e che definisce un «evento impressionante». 

La città rischia il collasso sanitario: sono almeno tre, secondo l'emittente Al Jazeera, gli ospedali distrutti dalle esplosioni e due quelli gravemente danneggiati, mentre sale di ora in ora il numero delle vittime che superato già stamattina quota 100. E da ogni parte del mondo si leva l’azione di sostegno al Paese.

  • Gli effetti delle esplosioni a Beirut
    Gli effetti delle esplosioni a Beirut
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    Gli effetti delle esplosioni a Beirut

La Francia ha annunciato l'invio di un distaccamento di sicurezza civile e «diverse tonnellate di materiale sanitario» e questa sera la Tour Eiffel resterà completamente spenta, in omaggio alle vittime delle esplosioni. Intanto, il ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, ha annunciato che la Francia invierà oggi un terzo aereo di assistenza umanitaria nella capitale libanese. «Tre aerei partono oggi per Beirut, uno da Marsiglia con squadre di intervento medico immediatamente operative, due da Roissy (Parigi) con del materiale per 25 tonnellate, squadre di sicurezza del ministero dell'Interno, come anche dei pompieri di Marsiglia». 

E sempre questa sera la facciata del Comune di Tel Aviv in Piazza Rabin sarà illuminata con i colori della bandiera libanese. Lo ha annunciato il sindaco Ron Huldai. «L'umanità - ha scritto su twitter - viene prima di ogni conflitto e i nostri cuori sono con il popolo libanese in questo terribile disastro».

 «La Ue ha attivato il meccanismo di protezione civile in seguito alla richiesta delle autorità libanesi, e coordinerà l'invio urgente di 100 pompieri altamente qualificati, con veicoli, cani ed attrezzature specializzati nella ricerca e salvataggio in zone urbane. Lavoreranno con le autorità libanesi per salvare vite»: lo annuncia il commissario alla gestione delle crisi, Janez Lenarcic.

Aiuti in arrivo anche dalla Russia. Il ministero russo delle Emergenze invierà un ospedale mobile con medici per fornire aiuti alle vittime dell'esplosione. Lo ha dichiarato alla TASS il servizio stampa del ministero. «Gli aerei del Ministero delle Emergenze russo consegneranno un ospedale mobile, medici, soccorritori del Centrospas ed esperti di sorveglianza sanitaria con il laboratorio per rilevare l'infezione da coronavirus», ha detto il ministero aggiungendo che in tutto saranno inviati cinque aerei. 

«Preghiamo per le vittime e per i loro familiari, e preghiamo per il Libano, perché con l'impegno di tutte le sue componenti sociali politiche e religiose possa affrontare questo momento così tragico e doloroso, e con l'aiuto della comunità internazionale superare la grave crisi che sta attraversando» ha detto il Papa all'udienza generale di oggi. 

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